Romaeuropa
Festival 2015. Dal 20 Ottobre al 1 Novembre,Teatro Vittoria, Roma
I piedi giusti per entrare nelle storie di ognuno, e ognuna, forse non li
avremo mai. Ma la presenza di una gran varietà di calzature apre la bocca ad
ogni racconto.
“Operetta burlesca” di Emma Dante – in scena al Festival Romaeuropa 2015
dal 20 Ottobre al 1 Novembre presso il Teatro Vittoria – si inserisce nello
sberluccichio delle storie di una storia di diversità sessuale. Lo fa partendo
dal corpo di un ragazzo della provincia campana, Pietro, e segmentando il
palcoscenico attraverso una filiera di calzature. Femminili, pomposamente
femminili.
Si racconta di un vissuto personale che parte dall’infanzia, da quando la
mamma di Pietro suggeriva al figlio “di mangiare di più” come soluzione ad ogni
quesito esistenziale: mangiare di più
quando si aveva un brutto voto a scuola, mangiare
di più quando si perdono degli affetti, mangiare
di più quando si sente male fisico. E Pietro cresce con quest’impeto di
divorare la sua maschilità esterna, di mostrare la vera verità femminile di un
uccello …
Come far entrare a teatro il sesso di un omosessuale, o di un transgender,
che viene dal Sud …? O perlomeno dal Sud che ha in testa Emma Dante …?
Bello vedere che si possa fare strapazzando diversi corpi in scena,
mettendo a nudo natiche che potevano quasi assomigliare ad una compattezza
patinata, seni che stanno bene da soli a fare da maglietta, dialoghi quasi
sempre ubriachi di dialetto e che di essere periferici rispetto ai corpi non ne
vogliono proprio sapere.
“Operetta burlesca” non è una bambola di spettacolo, come quasi farebbe
piacere pensare prima che gli attori si esibiscano a mostrare le loro
differenze rispetto ai “vestiti di scena”: è un omaggio alle vanità negate,
alle facilità compromesse dai vari “ti devi maritare come tutte le persone
normali”, ad un Sud in cui è davvero tutto privato il terreno principale di
ogni conflitto.
Emma Dante non esita a dipingere di egocentrismo e surrealismo il suo
linguaggio e la sua regia in cui grande attenzione è posta agli oggetti e alla
loro interazione con i corpi. Fa giudicare la femminilità di Pietro e prova ad
immaginare una sensazione di vergogna e inappropriatezza.
I corpi strabordanti sul palco di “Operetta burlesca” hanno proprio questa
manipolazione: la verità della seduzione non dominante.
Rosa Traversa
Operetta
Burlesca
di Emma
Dante
con
Viola Carinci, Roberto Galbo, Francesco Guida, Carmine Maringola
testo,
regia, scene e costumi Emma Dante
coreografie
Davide Celona, luci Cristian Zucaro
produzione
Sud Costa Occidentale
Emma Dante autrice sopravvalutata
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