La sua ascesa era iniziata
con “Notre-Dame de Paris” di Cocciante nel 2001, dove interpretava Esmeralda.
Poi tanto altro, dal canto fino al teatro, per approdare in televisione e
all'opera pop, molto amata dalla cantante, “Tosca Amore Disperato”. Ma
ascoltiamo proprio cosa vuole dirci la protagonista dell’intervista, Rosalia
Misseri.
Ciao
Rosalia, potresti raccontarmi brevemente la tua formazione di attrice e di
cantante?
Sono un’autodidatta.
Ho iniziato a cantare da piccola nella mia parrocchia d'appartenenza. Non ho mai
avuto dubbi sul fatto che da grande sarei diventata una cantante e conseguito
il diploma ho pregato, sperato, cercato disperatamente un’opportunità che mi
permettesse ciò. Ovviamente non è stato semplice abbattere i pregiudizi di una
piccola cittadina della Sicilia. Ricordo che ci fu un periodo in cui la gente pensava
che fossi diventata pazza solo perché andavo in giro con le cuffie del walkman
per ascoltare musica. Oggi le cose sono cambiate, ricevo molta stima dai miei
concittadini che mi seguono affezionati, reputando il percorso raggiunto e la
mia tenacia come un apripista per tutti coloro che nella vita vogliono tentare
strade come la mia.
La
tua fortuna inizia nel 2001, quando vieni chiamata a interpretare Esmeralda in
“Notre-Dame de Paris” di Cocciante…
La grande opportunità
per me arriva nel 2001 quando dopo tutto un incastro disparato di incontri
arrivo come per volere di Dio ad ottenere un provino per l'opera popolare
moderna “Notre Dame de Paris” con le musiche di Cocciante e la produzione di
David Zard. Superati i vari provini finalmente faccio parte del cast definitivo
e da lì inizia il vero duro lavoro che insieme ad un bravissimo regista mi
permette il debutto nel marzo del 2002 vestendo i panni della zingara
Esmeralda.
Affianchi
alla tua carriera di cantante quella di attrice. Sapresti dirmi se ami di più
recitare o cantare?
Sognavo di essere
solo una cantante, invece l'opera moderna ha richiesto molto di più di una dote
vocale. Necessità di gestualità, espressione, mimica facciale - si canta, ma
raccontando una storia. Comunque la musica rimane il mio primo e grande amore,
anche se una bella parte in un film per il grande schermo non mi dispiacerebbe
affatto.
Qual
è l’esperienza d’attrice che ti è rimasta più impressa e qual è il personaggio
che più hai amato interpretare?
Grazie a “Notre Dame
de Paris” ho avuto l'occasione di farmi notare da un altro immenso artista del
nostro cantautorato e non solo, ovvero da Lucio Dalla. Lui è stato il mio vero
maestro, mi ha affidato le redini della sua bellissima opera pop "Tosca
Amore Disperato", seguendomi passo a passo in ogni scena e atteggiamento
del personaggio, facendomi diventare per il suo spettacolo un’ottima padrona di
casa. A dire il vero, sin dal nostro primo incontro, Lucio aveva notato in me
una forte similitudine con la Tosca di Sardou ed effettivamente leggendo il
meraviglioso dramma mi sono completamente identificata nella parte di questa
donna straordinaria di grande passionalità, che vede l' Amore come unico ideale
di vita; Amore che alla fine trionfa, nonostante la tragedia. Non tolgo nulla
al bellissimo personaggio di Esmeralda né a quello tormentato e struggente
della Monaca di Monza, ma Tosca, proprio quasi per una raffigurazione di me
stessa, è il personaggio che più mi scorre nelle vene.
Sei
artisticamente completa ed è per questo che nel 2012 sei stata chiamata a “Tale
e Quale”! Immagino che lì ti sei potuta esprimere completamente…
Oltre al teatro ho
avuto la possibilità di fare tanta televisione, lavorando con Pippo Baudo, con
Carlo Conti e tanti altri. L' esperienza che più mi ha divertito è stata quella
del "Tale e quale show", dove, oltre ad essere completi
artisticamente, viene anche richiesta l'attitudine all'imitazione. Tanti sono
stati i personaggi da me imitati, a partire da Loredana Bertè a Dalida, da
Caterina Caselli ad Anna Oxa, ma quello che più mi ha appassionato è stato l'inarrivabile
Michael Jackson.
Quanto
è importante e “invadente” il canto nella tua vita? Ti basta cantare sul palco
oppure non puoi fare a meno di cantare anche durante le tue attività quotidiane?
La musica è una costante
nella mia vita. Cantare è la mia forma di espressione. Ho la fortuna di farlo
per il pubblico ma anche nel mio quotidiano è molto presente, anche perché la
voce è uno strumento che va curato e tenuto in allenamento.
Chi
è Rosalia fuori dal mondo dello spettacolo?
Rosalia è una persona
ipersensibile, molto sofferente delle cose sbagliate del mondo, ma forte di
speranza e ricca di valori.
Cosa
stai facendo adesso e quali sono i tuoi progetti futuri?
Mi sono appena
sposata e se Dio vorrà presto sarò mamma. Quali progetti futuri migliori di
questi? Comunque riprenderò a scrivere canzoni e chissà che non esca presto un
mio nuovo album.
Curata
da Stefano Duranti Poccetti
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