Il
Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – Trieste. Dal 27 ottobre
al 1° novembre 2015
Foto Tommaso la Pera |
“… E avremmo soltanto
dovuto essere buoni, mamma!”
Questa la fulminante battuta
conclusiva di “Das Vermächtnis”,il dramma di Arthur Schnitzler che ora si può seguire
anche in Italia, grazie alla produzione de Il Rossetti – Teatro Stabile del
Friuli Venezia Giulia di Trieste e alla traduzione di Ippolito Pizzetti,
splendida, secondo le parole di Claudio Magris, testo che smaschera ancora una
volta l’ipocrisia velenosa della gente per bene, eternamente capace di portare
sul proprio terreno anche chi cerca di combatterla aspramente. Un famiglia borghese come tante, viene colpita
da una tragedia, la morte di Hugo (Filippo Borghi), figlio amato e prediletto.
Il fatto ha per conseguenza lo svelamento di uno scandalo, da cui il titolo
dato alla versione italiana. Ha ragione Franco Però, Direttore del Teatro
Stabile e regista dello spettacolo: è davvero difficile tradurre “Vermächtnis”:
al di là dei tantissimi significati disponibili, lascito, dono,
testamento, impossibili da rendere in
italiano con un solo termine, evoca anche ciò che avviene al realizzarsi di un
evento, quasi che quest’ultimo aprisse le porte ad una serie di altri eventi,
ad un effetto domino che travolge tutti.
Foto Tommaso la Pera |
Ed è proprio questo che accade: in
punto di morte Hugo, portato a casa dal dottor Bernstein (Riccardo Maranzana),
un medico accorso dopo l’incidente, rivela alla madre Betty (Ester Galazzi) di
avere un figlio piccolo (Leon Kelmendi) e le fa giurare di accoglierlo in casa assieme
alla madre (Astrid Meloni), sua amante, appartenente ad “un altro mondo”. Betty
prende su di sé quest’impegno, ma deve lottare non solo control’incoerenza
ipocrita del marito Adolf (Franco Castellano), professore di economia e
deputato appartenente al club dell’Alleanze delle Sinistre, quanto soprattutto
contro l’acrimonia del medico di casa e aspirante fidanzato della figlia, il
dottor Ferdinand (Adriano Braidotti). Sinceramente disponibili a sostenerla, le
donne di casa, la cognata Emma (Stefania Rocca) la figlia Franziska (Lara
Komar), oltre a Gustav (Andrea Germani), il migliore amico di Hugo. Felice di
non essere più il piccolo in casa è il
figlio minore, (Alessio Bernardi). Tiepidamente coinvolta Agnes (Federica De
Benedittis), la figlia di Emma. A poco a poco tutti, o quasi, vengono
fagocitati da questo perverso gorgo di malevolenza che li trascina sempre più
giù, fino all’epilogo.
Foto Tommaso la Pera |
Molto convincente
l’intero cast che ha saputo ben rendere lo scontro sottile e violento nascosto
dal pesante velo di una falsa serenità: Stefania Rocca e Franco Castellano con parte
della Compagnia del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia (Filippo Borghi,
Adriano Braidotti, Ester Galazzi, Andrea Germani, Lara Komar, Riccardo
Maranzana), assieme agli attori ospiti Federica De Benedittis e Astrid Meloni e
ai giovanissimi Alessio Bernardi e Leon Kalmendi. Alla presentazione di qualche
giorno fa all’Antico Caffè San Marco, Francesco Migliaccio,
attore della compagniache si è definito, "non di Trieste, ma italiano in
un contesto assolutamente triestino" si è fatto portavoce di tanti attori
non locali che,venuti a conoscenza della creazione di una compagnia stabile a
Trieste, hanno sollecitato a resistere. Fatto relativamente nuovo in Italia e
consolidato all'estero, è una proposta coraggiosa e interessante.
Fotografia della
società viennese del suo tempo, il testo di Schnitzler parla anche a noi, ci
invita a chiederci quanto siamo capaci di non cedere alla pressione sociale che
tenta quotidianamente di imporre il proprio standard rispetto a ciò che sia
bene accettare o rifiutare. Non importa chi sia il “diverso” di turno, quel che
conta è la volontà di agire liberamente secondo la propria coscienza, a
rifiutare le logiche della massa.
Oggi come allora è
sempre una scelta difficile, da perseguire con coerenza giorno per giorno, si
tratti dell’ambiente familiare o di quello lavorativo. L’alternativa è
adeguarsi, a smettere di farsi domande, ad accettare quel che la maggior parte
di chi si frequenta afferma. L’alternativa è addormentarsi.
Paola
Pini
Scandalo
DiArthur Schnitzler
Il
Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – Trieste
Dal
27 ottobre al 1° novembre 2015
Traduzione
di Ippolito Pizzetti
Testo inedito e mai
rappresentato in Italia
Scene di Antonio Fiorentino
Luci di Pasquale Mari
Costumi di Andrea Viotti
Musiche di Antonio Di Pofi
Regia di Franco Però
Produzione: Teatro Stabile
del Friuli Venezia Giulia, Artisti Riuniti e Mittelfest 2015
Interpreti: Stefania Rocca,
Franco Castellano e con la Compagnia del Teatro Stabile del Friuli Venezia
Giulia: Filippo Borghi, Adriano Braidotti, Federica De Benedittis*, Ester
Galazzi, Andrea Germani, Lara Komar, Riccardo Maranzana, Astrid
Meloni*,(*attori ospiti)
e Alessio Bernardi, Leon Kelmendi
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