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Foto Fabio Parenzan |
La Stagione Sinfonica
2015 di Trieste si è chiusa con un importante finale: Gianluigi Gelmetti,
Direttore Onorario della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi, ha diretto
l’Orchestra del Teatro nell’esecuzione delle due ultime sinfonie scritte nel
1788 da Wolfgang Amadeus Mozart, la Sinfonia n.40 in Sol minore KV 550 e la
Sinfonia n. 41 in Do maggiore (Jupiter) KV 551.
Due opere
famosissime, popolari al punto di essere citate in infinite occasioni anche
parodistiche, richiedono un’attenzione particolare quando vengono riproposte
all’ascolto del pubblico e così è stato: in un teatro affollato da spettatori
di ogni età, quasi si trattasse di famiglie riunitesi al completo, grazie alla
presenza massiccia di allievi delle scuole secondarie inferiori e superiori non
soltanto di Trieste, ma anche dei paesi Majano/Forgaria in provincia di Udine,
si è potuta assistere ad un’esecuzione precisa e rispettosadelle due
composizioni.
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Foto Fabio Parenzan |
Levigata e allo stesso tempo intensa la Sinfonia in Sol
minore, nella quale Gelmetti ha saputo far emergere in modo nitido i colori e i
chiaroscuri che passavano con fluidità da una sezione orchestrale all’altra in
un continuum ininterrottonel corso dell’intera esecuzione. Se in quest’opera il
genio di Salisburgo mantenne ancora una scrittura in qualche modo comprensibile
ai suoi contemporanei, con la successiva, la Sinfonia in Do maggiore, andò ben
oltre, facendo dialogare fra loro, all’interno di una struttura in qualche modo
ancora “rispettosa” dei canoni di allora, generi e stili musicali molteplici e
diversi, in una sovrabbondanza di idee che allora non venne compresa. Qui
l’esecuzione al Verdi ha reso bene una musica in cui sono necessari gesti
essenziali e un attento lavoro di cesello, soprattutto nell’Allegro vivace del
primo movimento. Nell’Andante cantabile l’inquietudine intensa e controllata è
emersa in tutta la sua misurata grandezza per passare poi al Minuetto e al Trio
in cui le difficoltà esecutive da una parte e fra le varie componenti
dall’altra si mantengono ancora composte, in preparazione ad un finale davvero
complesso in cui contrappunto e fugato portano ad un’apoteosi di sacralità
densa e piena e dove luci e ombre si alternano grazie ad un’imponente
spiegamento di temi coesistenti, quasi a non voler trascurare nessuno, in uno
stile, da alcuni definito “Inclusivo”, in cui idee tematiche, provenienti da
mondi anche diversissimi, godono di pari dignità.
Capolavori assoluti, espressione, soprattutto la seconda,
di quanto Mozart aveva saputo fare nel corso degli anni per dare alla sinfonia
l’importanza che mantiene ancora oggi, affrancandola, a poco a poco, dalla
condizione di semplice “formalità” di facile ascolto, da usare a inizio o a
conclusione di un concerto nel quale le sonate o i Lieder o i quartetti d’archi
venivano considerati musica da intenditori. Queste due opere infatti, assieme all’immediatamente
precedente, la n. 39 in Mi bemolle KV 543, scritte tutte in poco meno di due
mesi, costituiscono una triade perfetta.
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Foto Fabio Parenzan |
Applausi lunghi e sentiti hanno dimostrato ampiamente il
gradimento del pubblico per l’intera esecuzione; la presenza di tanti
giovanissimi in ascolto attento fa ben sperare in un futuro in cui il senso
estetico possa avere un ruolo significativo nella vita di ognuno. Soltanto
l’educazione alla complessità può permettere di riconoscere e distinguere con
chiarezza il quadro generale sottostante ad ogni situazione contingente,
permettendo di andare oltre al singolo caso, di per sé poco significativo,
nell’ascolto di un’opera impegnativa, come nella vita di ogni giorno. La
stagione sinfonica appena conclusa, nelle sue proposte monografiche ha fornito
degli strumenti esteticamente importanti sia nelle proposte dei programmi che nelle esecuzioni per favorire in modo adeguato tutto
questo.
Paola Pini
Stagione
Sinfonica 2015 – Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste
Quinto
Concerto
Giovedì
8 ottobre – ore 20.30
Venerdì
9 ottobre – ore 20.30
Direttore:
Gianluigi Gelmetti
Musiche di Wolfgang Amadeus Mozart
Programma
WOLFGANG AMADEUS
MOZART (1756-1791)
Sinfonia
N. 40 in sol minore KV 550
Allegro
molto
Andante
Menuetto.
Allegretto
Allegro
assai
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Sinfonia
N. 41 in do maggiore KV 551 “Jupiter”
Allegro
vivace
Andante
cantabile
Menuetto.
Allegretto
Molto
allegro
Orchestra
del Teatro Lirico "Giuseppe Verdi di Trieste"
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