Cari
lettori,
oggi
la vostra Claudia Conte intervisterà per voi un attore e regista di grande
talento, Claudio Insegno!
Claudio,
come e quando nasce in te la passione per il cinema?
Credo che sia nata
quando ero molto piccolo. I miei ci portavano spesso al cinema. E vicino casa
mia c’era un cinema che faceva i film di ‘seconda visione’, costava pochissimo
e io il pomeriggio andavo con i miei amici a vedere di tutto! Dai film con
‘Franco Franchi e Ciccio Ingrassia’ ai film di fantascienza. Insomma, mi sono
visto e ancora oggi vedo di tutto. Andare in una sala cinematografica e
guardare un film mi fa tornare bambino.
Parlaci
del tuo ultimo film "Effetti indesiderati" con Biagio Izzo e Massimiliano Gallo.
Un film con un
risultato inaspettato. Avevo già fatto con loro un film un anno fa che non è
mai uscito e forse mai uscirà: All’Improvviso Un Uomo. E così, grazie al
produttore Salvatore Scarico, ci siamo riuniti per questa commedia tutta
campana! L’intento era quello di sensibilizzare il pubblico sul problema della
‘terra dei fuochi’ facendoli ridere. E sembra che ci siamo riusciti. Con pochi
mezzi ma con una grande voglia di stare insieme e divertirci è nato un piccolo
gioiello. Non rimarrà nella storia, ma rimarrà nel cuore di chi ci ha
partecipato e di chi lo vedrà!
Da
molti anni insegni recitazione e hai fondato assieme a tuo fratello Pino la
scuola di recitazione Accademia Corrado Pani a Roma. Che insegnante sei?
Purtroppo l’Accademia
che avevo con mio fratello da 4 anni è chiusa, ma ora ne ho aperta un’altra che
si chiama C.T.C. Casa del Teatro e Del Cinema e l’unico direttore artistico
sono io. Tutto questo perché avevo voglia di continuare il percorso che avevo
intrapreso con mio fratello che, oltre ad essere un buon percorso didattico,
era un modo per instradare e introdurre questi ‘poveri’ ragazzi in un mondo
troppo difficile da capire quando si è molto giovani. In fondo io non sono un
vero e proprio insegnante. Io sono una persona che ha ormai molta esperienza
con una gran voglia di divederla con tutti coloro che se lo meritano e che
abbiano la voglia e i numeri giusti per poter far parte di questo difficile
mondo. Insomma, mi piace aiutare, non insegnare.
Cosa
significa per te essere un bravo regista?
Un bravo regista deve
saper capire gli attori, i tecnici, i macchinisti, i costumisti, gli
scenografi, i truccatori… è colui che mette tutti insieme in un unico stato
d’animo. E li guida verso una vittoria sicura. E se uno spettacolo o un film
non riesce molto bene non ci si deve perdere d’animo e mai abbattersi. Per
fortuna non siamo dei chirurghi che devono fare operazioni a cuore aperto.
Quindi se una cosa va male non uccidiamo nessuno!
Nel
corso della tua carriera di attore qual è il personaggio che hai amato di più e
perché?
Ne ho diretti tanti
di attori e ho anche recitato con molti di loro. Quello che ho amato più di
tutti è stato quello che mi ha dato il coraggio ad intraprendere questa strada:
Gino Bramieri. Era un grande artista, un grande uomo e un grande amico. Sono
tre qualità che non tutti hanno. E sono fondamentali per fare questo mestiere.
Lui mi ha cresciuto. Forse per troppo poco tempo, ma mi è bastato per farmi
amare questo mestiere.
Sei
un volto noto di fiction e film di successo. Il tuo rapporto con il cinema e la
televisione?
Cominciamo col dire
che non sono un volto noto di fiction e di cinema perché ne ho fatto poca! E
non sono un volto noto della televisione perché ne ho voluta fare poca! E anche
perché non mi hanno chiamato così tanto da poter diventare famoso! Sono solo un
volto noto perché sono 34 anni che faccio questo mestiere. Quindi, prima o poi,
il pubblico ti deve conoscere per forza! E da quello che ti ho detto già ho
risposto un pochino alla tua domanda: il mio rapporto con il cinema e con la
televisione è un po’ discontinuo. E’ una specie di amore e odio… ma non da
parte mia!
Un
sogno nel cassetto? Progetti per il futuro?
Devo dirigere ed
interpretare uno spettacolo con una produzione di Torino che si intitola IL
MILIONE, tratto da un vecchissimo film di René Claire e subito dopo comincerò
le prove come regista della versione italiana del musical JERSEY BOYS. Il mio
sogno nel cassetto è continuare a mantenere questa buona qualità nel mio
lavoro. Non cadere mai in qualcosa di scadente. E non deludere mai il pubblico.
Mi basta questo per poter essere felice di ciò che faccio.
Con
chi sogni di recitare e chi vorresti dirigere?
Sogno di recitare
sempre con attori e attrici che mi fanno divertire. Quindi più che un sogno è
una speranza. spero che gli attori che amo siano divertenti e ironici.
E vorrei dirigere gli
attori e le attrici che fanno questo mestiere perché lo amano e non per
diventare ricchi e famosi.
Non ho nomi da fare…
ma soprattutto perché potrei diventare impopolare e offendere qualche amico! ;-)
Grazie
Claudio per il privilegio di aver potuto, attraverso la tua viva voce,
conoscere meglio la tua brillante carriera.
Grazie a te Claudia!
Curata
da Claudia Conte
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