Roma, Teatro Kopo (via
Vestricio Spurinna 47 – Metro A Numidio Quadrato). Dal 26 al 29 novembre 2015
Una freddissima serata romana, lascia il
posto ad un piacevole tepore. Quello nel cuore degli spettatori che assistono,
nel teatro Kopo, all’ennesimo gioiellino della sua terza stagione. Due giovani,
atipici, attori torinesi, Daniele Villari e Massimiliano Deluca, sorprendono e
divertono i fortunati accorsi nella piccola platea, con la delicatezza e la
poesia degli antichi cantastorie. Con il proprio, particolarissimo, punto di
osservazione sulla figura di Cyrano de Bergerac, autentico mito e archetipo del
teatro mondiale, i due bravi attori ne mostrano l’essenza.
La figura del celebre spadaccino e poeta descritta dalla formidabile penna di Edmond Rostand, viene riletta, smontata, ne illustrano le origini (che non tutti conoscono), la bellezza e la struggente poesia. Ci ridono sopra e fanno ridere il pubblico, ma non ne tradiscono l’afflato drammatico e nobile. Anzi, grazie alla loro deliziosa messa in scena, apparentemente clownesca ma accurata e ricca di particolari, viene svelato il vero personaggio che dette vita all’opera teatrale, realmente esistito, quell’Hercule Savinien Cyrano de Bergerac, genio e ribelle vissuto nel 600, che ispirò Rostand. Deluca e Villari, con una suggestiva quanto semplice scenografia “fai da te”, con atmosfere di delicate clownerie e con repentine variazioni di registro, dalla prosa alla parodia, dalla fine dicitura alla battuta inaspettata e fulminante, riescono a condurre il pubblico dall’ilarità alla commozione in pochi istanti, senza svilire i grandi valori universali insiti nel testo, ma riproponendoli in modalità nuove, surreali e metateatrali, irresistibili. Con questo spettacolo, illuminati da un raggio di luna, ci innamoriamo, riscopriamo l’amicizia, andiamo in guerra (per accorgerci che la guerra è dentro di noi), moriamo, si, e abbiamo paura. Ma l’arte, la poesia, la letteratura, con il loro valore catartico, ci salveranno.
La figura del celebre spadaccino e poeta descritta dalla formidabile penna di Edmond Rostand, viene riletta, smontata, ne illustrano le origini (che non tutti conoscono), la bellezza e la struggente poesia. Ci ridono sopra e fanno ridere il pubblico, ma non ne tradiscono l’afflato drammatico e nobile. Anzi, grazie alla loro deliziosa messa in scena, apparentemente clownesca ma accurata e ricca di particolari, viene svelato il vero personaggio che dette vita all’opera teatrale, realmente esistito, quell’Hercule Savinien Cyrano de Bergerac, genio e ribelle vissuto nel 600, che ispirò Rostand. Deluca e Villari, con una suggestiva quanto semplice scenografia “fai da te”, con atmosfere di delicate clownerie e con repentine variazioni di registro, dalla prosa alla parodia, dalla fine dicitura alla battuta inaspettata e fulminante, riescono a condurre il pubblico dall’ilarità alla commozione in pochi istanti, senza svilire i grandi valori universali insiti nel testo, ma riproponendoli in modalità nuove, surreali e metateatrali, irresistibili. Con questo spettacolo, illuminati da un raggio di luna, ci innamoriamo, riscopriamo l’amicizia, andiamo in guerra (per accorgerci che la guerra è dentro di noi), moriamo, si, e abbiamo paura. Ma l’arte, la poesia, la letteratura, con il loro valore catartico, ci salveranno.
Finché sapremo guardare verso la luna, finchè sapremo dire no a ciò che non ci piace
in questo mondo.
Spettacolo divertente, poetico, una carezza
con un sano pizzico di follia. Da vedere.
Paolo
Leone
Roma,
Teatro Kopo (via Vestricio Spurinna 47 – Metro A Numidio Quadrato) Dal 26 al 29
novembre 2015.
Compagnia
Villari-Deluca + 111 Guascnauti
presentano: Cyrano dans la lune – Storia di un un naso che voleva
arrivare sulla luna. Di e con Daniele Villari e Massimiliano Deluca. Regia
Daniele Villari. Luci di Luca Carbone. Musica dal vivo Max Deluca
Si
ringrazia l’ufficio stampa del Teatro Kopo, nella persona di Pasquale Musella.
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