Solare, pieno di colori, lieve e frizzante.
Così può essere definito “L’elisir d’amore” in scena al Teatro Verdi di Trieste
da venerdì 18 a mercoledì 30 dicembre. La splendida regia di Fabio Sparvoli e
la direzione di RyuichiroSonoda, hanno saputo rendere al meglio le
caratteristiche del capolavoro di Donizetti, sempre salutato da un grandissimo
successo fin dalla sua prima esecuzioneal Teatro alla Cannobiana di Milano
nel maggio 1832.
Il libretto, scritto da Felice Romani è
tratto da quello di Eugène Scribe per “Le philtre” di Daniel Auber, andato a
sua volta in scena a Parigi poco meno di
un anno prima: Nemorino è innamorato di Adina, che ama farlo ingelosire al
punto di arrivare quasi a sposare Belcore, sergente di guarnigione. Giunge in
paese il Dottor Dulcamara, ciarlatano che spaccia per elisir miracoloso quel
che in realtà non è altro che Bordeaux.
Nemorino chiede al nuovo arrivato il filtro d’amore di cui si favoleggia nella vicenda di Tristano e Isotta. L’improvvisa immensa eredità ricevuta da Nemorino, della quale solo le ragazze del villaggio sono a conoscenza, rende molto popolare il ragazzo e solo a quel punto Adina, totalmente ignara della cosa, capisce di essere innamorata di lui. Nessuno si sentirà veramente sconfitto, ognuno troverà la propria consolazione e l’intero villaggio saluterà la partenza di Dulcamara, non smascherato da alcuno se non, in modo sfumato, da Adina.
Nemorino chiede al nuovo arrivato il filtro d’amore di cui si favoleggia nella vicenda di Tristano e Isotta. L’improvvisa immensa eredità ricevuta da Nemorino, della quale solo le ragazze del villaggio sono a conoscenza, rende molto popolare il ragazzo e solo a quel punto Adina, totalmente ignara della cosa, capisce di essere innamorata di lui. Nessuno si sentirà veramente sconfitto, ognuno troverà la propria consolazione e l’intero villaggio saluterà la partenza di Dulcamara, non smascherato da alcuno se non, in modo sfumato, da Adina.
In questo bell’allestimento della Fondazione
Teatro Regio di Torino l’azione, originariamente ambientata in un villaggio nel
paese dei Baschi, viene trasferita senza forzature nella campagna italiana anni
’50 del secolo scorso. I cantanti, sia del primo che del secondo cast, hanno
saputo darsi al meglio, non soltanto dal punto di vista vocale, ma anche come
attori, elemento sempre importante, ma qui davvero fondamentale.
In
particolare, Leonardo Ferrando e Luis Gomes, ognuno a suo modo, hanno reso con
partecipazione, pur senza senza eccedere nel grottesco, l’ingenua natura di
Nemorino, grottesco che invece si addice molto a Dulcamara (ottimamente
interpretato da Domenico Balzani e Vincenzo Nizzardo) e al suo fido complice
(Mario Brancaccio), mentre Vittoria Lai ha interpretato con naturalezza la
comicità graziosa di Giannetta; nel ruolo di Adina,”ricca e capricciosa
fittaiuola”, Roberta Canzian più posata e Dušica Bijelić più giocosa hanno
proposto due diverse sfaccettature del personaggio e lo stesso vale per
Belcore, interpretato da Filippo Polinelli e da OlegLoza. Il Coro,altro grande
protagonista dell’opera, diretto con maestria da Fulvio Fogliazza, ha aggiunto
ulteriore movimento ad ogni scena in cui è stato presente grazie all’attenta
caratterizzazione di ogni singolo componente. Semplici ma d’impatto, le scene
di Saverio Santoliquido e i costumi di Alessandra Torella sono stati
valorizzati ancor di più dalle luci di Jacopo Pantani. Lunghi e frequenti
applausi a scena aperta per entrambi i cast hanno decretato il favore del
pubblico allo spettacolo, assolutamente adatto a questo periodo dell’anno.
Paola Pini
L'elisir d'amore di Gaetano Donizetti
Allestimento della Fondazione Teatro Regio di Torino,
in scena da venerdì 18 dicembre, ore 20.30.
Maestro Concertatore e Direttore Ryuichiro Sonoda
regia Fabio Sparvoli.
ven 18 dic ore 20.30
sab 19 dic ore 20.30
dom 20 dic ore 16.00
mart 22 dic ore 20.30
mart 29 dic ore 20.30
merc 30 dic ore 16.00
ALLESTIMENTO DELLA FONDAZIONE LIRICA TEATRO
REGIO DI TORINO
Orchestra e coro della Fondazione Teatro
Lirico “Giuseppe Verdi di Trieste”
Melodramma giocoso in due atti su libretto di
Felice Romani, da “Le philtre”
di Eugène Scribe
Scene: Saverio Santoliquido
Costumi: Alessandra Torella
Luci: Jacopo
Pantani
Assistente alla regia: Giovanna Spinelli
Maestro del Coro: Fulvio Fogliazza
CAST
Adina (soprano) Roberta Canzian (18, 20, 22,
29/XII) DušicaBijelić (19, 30/XII)
Nemorino (tenore) Leonardo Ferrando (18, 20, 22,
29/XII) Luis Gomes (19, 30/XII)
Belcore (baritono) Filippo Polinelli (18, 20, 22,
29/XII) OlegLoza (19, 30/XII)
Il
dottore Dulcamara (basso
comico) Domenico Balzani (18, 20, 22, 29/XII) Vincenzo Nizzardo (19,
30/XII)
Giannetta (soprano) Vittoria Lai
servo di Dulcamara (mimo)
Mario Brancaccio
Il giorno 22 il ruolo di Adina sarà cantato per Dušica Bijelić
RispondiEliminaJacopo Pantani.
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