11-12-13 Dicembre 2015. GRAND
HOTEL PARKER’S – Corso Vittorio Emanuele, Napoli
Ormai è risaputo da
tempo: tutti i teorici, i registi e gli studiosi di Teatro convergono sull’idea
che è tempo (in realtà lo è da molto) di portare il “teatro fuori dal teatro”,
di non associare immediatamente una rappresentazione teatrale all’edificio nel
quale siamo soliti assistere ad una pièce o un dramma. Il Nuovo Teatro Sanità
di Piazzetta San Vincenzo, in tal senso, non finisce mai di stupirci: prima,
questa estate, ha realizzato su di una terrazza tutte le azioni teatrali in
cartellone nella rassegna estiva; ora, nel pieno dell’atmosfera pre-natalizia,
il palcoscenico si sposta…in albergo! E’ qui che nasce “Do notdisturb –
Christmas Edition”, rappresentato l’11-12-13 Dicembre scorsi. Un albergo di
lusso, il Grand Hotel Parker’s del Corso Vittorio Emanuele, che diventa il
luogo naturale delle storie che qui vi prendono vita.
Due stanze per tre storie diverse, molto forti in alcuni casi, ma che hanno in comune l’elemento-cardine dell’intera esperienza: gli spettatori sono chiamati ad entrare nelle camere e a “spiare” ciò che i protagonisti stanno per vivere. Un po’ come scrisse Diderot nella prefazione del suo Le filsnaturel dove si racconta che in una casa di campagna di un paesino del Nord della Francia ogni anno un’intera famiglia rivive un evento cruciale della loro storia, senza pubblico. Solo lo stesso Diderot – l’io narrante della storia – ha la possibilità di “intrufolarsi” all’interno della casa e “come un amante clandestino viene fatto entrare segretamente nel salotto, da dove, non visto, assisterà alla rappresentazione”. Proprio quello che è successo al pubblico di “Do notdisturb” che in punta di piedi, accompagnati dal concierge Carlo Geltrude, si accomodava nelle stanze per prendere parte alle diverse vicende che vi si presentavano.
Due stanze per tre storie diverse, molto forti in alcuni casi, ma che hanno in comune l’elemento-cardine dell’intera esperienza: gli spettatori sono chiamati ad entrare nelle camere e a “spiare” ciò che i protagonisti stanno per vivere. Un po’ come scrisse Diderot nella prefazione del suo Le filsnaturel dove si racconta che in una casa di campagna di un paesino del Nord della Francia ogni anno un’intera famiglia rivive un evento cruciale della loro storia, senza pubblico. Solo lo stesso Diderot – l’io narrante della storia – ha la possibilità di “intrufolarsi” all’interno della casa e “come un amante clandestino viene fatto entrare segretamente nel salotto, da dove, non visto, assisterà alla rappresentazione”. Proprio quello che è successo al pubblico di “Do notdisturb” che in punta di piedi, accompagnati dal concierge Carlo Geltrude, si accomodava nelle stanze per prendere parte alle diverse vicende che vi si presentavano.
Lo “spiare” e l’assistere direttamente alle storie che
prendono vita rende l’esperienza teatrale davvero unica, fuori dal comune: un
plauso quindi all’idea originale di Mario Gelardi e Claudio Finelli, autori
delle storie (il primo anche regista), che ha riscosso notevole successo di
pubblico. Il Teatro, quindi, non solo viene fatto uscire fuori dalle mura
canoniche ma, in questo modo, viene vissuto anche più intensamente dal
pubblico, a stretto contatto con gli attori, protagonisti indiscussi di tre
avvenimenti. Il primo, “Disordini” (interpretato da Agostino Chiummariello e
Irene Grasso) pone in luce il rapporto burrascoso tra un padre geloso e opprimente
e sua figlia, desiderosa di libertà; il secondo momento, “Yvonne” (con Cristina
Donadio e Carlo Caracciolo) vede protagonisti una prostituta e il capo-zona
delle stesse: il loro dialogo, molto forte, sfocierà nell’enunciazione di
terribili verità che riemergono da un passato “assassino”; nell’ultima stanza
(“Solo in tre” con Fabiana Fazio, Gennaro Maresca e Alessandro Palladino),
invece, si assiste alla storia di una coppia, Sergio e Fulca, che per
vivacizzare nuovamente la propria vita sessuale, in stand-by da otto mesi, organizza
un “incontro a tre” con un amico di Sergio: l’esperimento però non va nel
migliore dei modi, regalandoci un finale del tutto inaspettato.
Gli attori che hanno
prestato corpo e voce a questi struggenti e ironici personaggi si sono
dimostrati ben all’altezza della situazione nuova che vi si presentava (sia a
livello attoriale che a livello logistico): superbi Cristina Donadio e Agostino
Chiummariello, mentre degne di nota e di apprezzamento le interpretazioni delle
due giovani attrici Irene Grasso e Fabiana Fazio che lasciano intravedere
dell’ottimo potenziale. Non passano di certo inosservati Carlo Caracciolo,
Gennaro Maresca e Alessandro Palladino, che hanno ben dimostrato il proprio
talento calandosi totalmente nei personaggi affidatigli dalla sapiente regia di
Mario Gelardi.
Dopo Benevento Città
Spettacolo e il Todi Festival, il format “Do notdisturb” ritorna anche a
Napoli: un’occasione nuova per vivere il teatro in maniera diversa, atipica, ma
che, una volta provata, è come scendere da una giostra, vorresti riprovarla di
nuovo.
Francesco Pace
11-12-13 Dicembre 2015
GRAND HOTEL PARKER’S – Corso
Vittorio Emanuele, Napoli
Produzione: Nuovo Teatro
Sanità
Titolo: Do notdisturb –
Christmas Edition
Scritto da: Claudio Finelli
e Mario Gelardi
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