Teatro 7 (Via Benevento
23), Roma. Dal 22 Dicembre al 7 Gennaio 2016
“M’accompagno da me”, che vede come protagonista l’attore
Michele La Ginestra, e come regista Roberto Ciufoli, è uno spettacolo comico,
ma al contempo pieno di dettagli ricercati e arricchimenti che a volte divertono
nel loro sarcasmo, a volte commuovono nella loro estrema sensibilità e
profondità.
La scenografia è quella di un carcere, ci sono delle
sbarre e quattro detenuti interpretati da Andrea Perrozzi, Gabriele Carbotti,
Ludovica Di Donato e Alberta Ciprianiche aiutano a scandirea suon di
musica e a passi di danza intervallando gli interventi degli otto personaggi,
che incarna Michele La Ginestra, travestendosi ogni volta in modo diverso.
Ognuno di questi interventi ha lo scopo di portare
in scena una storia personale, un dramma intimo da confessare al pubblico, un
modo per aprirsi ed espiare le proprie colpe, trovandopoi un nuovo inizio e una
nuova pace interiore.
Vediamo
susseguirsi in una passerella di emozioni e altalenarsi di sentimenti spesso
contrastanti: un avvocato difensore che usa tutte le sue capacità di oratore e
di persuasore, per convincere la giuria dell’innocenza del suo assistito; un
ladruncolo che cerca di giustificare le sue malefatte;personaggi delle favole,
come Biancaneve e Cappuccetto Rosso chespezzano un po’ la situazione di
tensione e rallegrano l’atmosfera facendo scoppiare risate sincere e spensierate;una
signora molto sui generis con un
figlio molto pericoloso nel passeggino; un writerun
po’ fuori dal mondo;e il molto noto,
grazie al programma televisivo Colorado,Don
Michele. Infine e non per il suo reale ordine di apparizione, ma per la sua intensità
e commozione che provoca, c’è anche il personaggio di un bambino che deve
ancora nascere e che in modo straziante e accorato grida il suo dolore e la sua
angoscia, mentre rischia di non venir mai al mondo. Momenti estremamente
intensi e di riflessione su un tema come l’aborto spesso considerato troppo
superficialmente.
I quattro
reclusi invece, in prigione per motivi diversi, non
intuibili però dalla commedia, hanno apparentemente solo una cosa in comune:
sono vittime, infatti,di una giustizia sleale che li ha condannati nonostante fossero
innocenti (a detta loro). L’alternanza degli stacchetti musicali, in cui le
loro voci potenti e perfettamente incastrate, creano un amalgamarsi di musiche che
cullano quasi ogni singolo ingresso di ogni nuovo personaggio.
Dall’inizio
impegnato dei versi di Storia Nostra
di Cesare Pascarella, un finale altrettanto raffinato in rima, degno di uno
spettacolo piacevole e sofisticato che con uno spirito leggero ed umoristico, spinge
però al meditare sui valori della vita. E come si suol dire Scherzando si dice sempre la verità, ma
senza prendersi troppo sul serio, e questo aiuta il pubblico a sedimentare gli
stimoli dello spettacolo in modo naturale ed empatico.
One man show che
regala risate, commozione e… una morale finale come nelle favole.
Flavia Severin
con: Andrea Perrozzi, Gabriele Carbotti, Ludovica Di Donato,
Alberta Cipriani
Collaborazione ai testi: Alessandro Prugnola, Salvatore Ferraro, Adriano Bennicelli e
Roberto Ciufoli
Disegno luci: Francesco Mischitelli
Costumi: Martina Cristofari
Musiche originali:: Andrea Perrozzi e Salvatore Ferraro
Arrangiamenti musicali: Andrea Perrozzi e Davide Spurio
Organizzazione: Alessandro Prugnola
Distribuzione: PigrecoDelta
Regia: Roberto Ciufoli
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