27 dicembre, 2015

“M’accompagno da me”: risate e riflessioni per uno spettacolo imperdibile. Di Flavia Severin


Teatro 7 (Via Benevento 23), Roma. Dal 22 Dicembre al 7 Gennaio 2016

“M’accompagno da me”, che vede come protagonista l’attore Michele La Ginestra, e come regista Roberto Ciufoli, è uno spettacolo comico, ma al contempo pieno di dettagli ricercati e arricchimenti che a volte divertono nel loro sarcasmo, a volte commuovono nella loro estrema sensibilità e profondità.

La scenografia è quella di un carcere, ci sono delle sbarre e quattro detenuti interpretati da Andrea Perrozzi, Gabriele Carbotti, Ludovica Di Donato e Alberta Ciprianiche aiutano a scandirea suon di musica e a passi di danza intervallando gli interventi degli otto personaggi, che incarna Michele La Ginestra, travestendosi ogni volta in modo diverso.

Ognuno di questi interventi ha lo scopo di portare in scena una storia personale, un dramma intimo da confessare al pubblico, un modo per aprirsi ed espiare le proprie colpe, trovandopoi un nuovo inizio e una nuova pace interiore.

Vediamo susseguirsi in una passerella di emozioni e altalenarsi di sentimenti spesso contrastanti: un avvocato difensore che usa tutte le sue capacità di oratore e di persuasore, per convincere la giuria dell’innocenza del suo assistito; un ladruncolo che cerca di giustificare le sue malefatte;personaggi delle favole, come Biancaneve e Cappuccetto Rosso chespezzano un po’ la situazione di tensione e rallegrano l’atmosfera facendo scoppiare risate sincere e spensierate;una signora molto sui generis con un figlio molto pericoloso nel passeggino; un writerun po’ fuori dal mondo;e il molto noto, grazie al programma televisivo Colorado,Don Michele. Infine e non per il suo reale ordine di apparizione, ma per la sua intensità e commozione che provoca, c’è anche il personaggio di un bambino che deve ancora nascere e che in modo straziante e accorato grida il suo dolore e la sua angoscia, mentre rischia di non venir mai al mondo. Momenti estremamente intensi e di riflessione su un tema come l’aborto spesso considerato troppo superficialmente.

I quattro reclusi invece, in prigione per motivi diversi, non intuibili però dalla commedia, hanno apparentemente solo una cosa in comune: sono vittime, infatti,di una giustizia sleale che li ha condannati nonostante fossero innocenti (a detta loro). L’alternanza degli stacchetti musicali, in cui le loro voci potenti e perfettamente incastrate, creano un amalgamarsi di musiche che cullano quasi ogni singolo ingresso di ogni nuovo personaggio.

Dall’inizio impegnato dei versi di Storia Nostra di Cesare Pascarella, un finale altrettanto raffinato in rima, degno di uno spettacolo piacevole e sofisticato che con uno spirito leggero ed umoristico, spinge però al meditare sui valori della vita. E come si suol dire Scherzando si dice sempre la verità, ma senza prendersi troppo sul serio, e questo aiuta il pubblico a sedimentare gli stimoli dello spettacolo in modo naturale ed empatico.

One man show che regala risate, commozione e… una morale finale come nelle favole.

Flavia Severin


con: Andrea Perrozzi, Gabriele Carbotti, Ludovica Di Donato, Alberta Cipriani


Collaborazione ai testi: Alessandro Prugnola, Salvatore Ferraro, Adriano Bennicelli e Roberto Ciufoli
Disegno luci: Francesco Mischitelli
Costumi: Martina Cristofari
Musiche originali:: Andrea Perrozzi e Salvatore Ferraro
Arrangiamenti musicali: Andrea Perrozzi e Davide Spurio
Organizzazione: Alessandro Prugnola
Distribuzione: PigrecoDelta
Regia: Roberto Ciufoli

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