16 dicembre, 2015

“Sorella con fratello”. Come due mosche in una stanza. Di Paolo Leone


Roma, Teatro dei Conciatori (via dei Conciatori 5 – zona Piramide). Dal 15 al 20 dicembre 2015

La vita che non basta mai. Averla davanti ed essere paralizzati dalla paura di viverla. Una tragedia nel passato che pian piano emerge nel dialogo di Lea e Leo, uniti dal torbido irrisolto delle loro menti. Una relazione familiare sbagliata, ossessiva, che mette in luce angosce e dubbi contemporanei, il desiderio di riuscire a provare ancora meraviglia, una spiritualità alta ed altra, un sentimento sano, sempre che esista. Come due mosche che, pur continuando a sbattere contro la finestra, non mutano comportamento e compiono sempre lo stesso giro, fino allo sfinimento. Colpe taciute, redenzioni, espiazioni, non bastano ad uscire dalla claustralità delle menti dei due fratelli, avvitate l’una sull’altra. Condizione ben rappresentata dall’interpretazione di Alessandra Fallucchi ed Alessandro Averone, due tra i migliori attori nel nostro panorama teatrale, e dalla scena claustrofobica di Maria Alessandra Giuri, apparente studio di registrazione ma invece stanza di un istituto per disagiati psichici.
Interpretazioni forti e ricche di silenzi che gridano dolore, desideri incoffessabili, torbidi, devastanti come può esserlo pensare autentica una vita infantilmente immaginata. Ricerca di nuova identità, ricerca di una luce per due anime in pena, ma la strada è lunga e per essere davvero percorsa bisogna separarsi e seguire ognuno la propria musica. E la donna è quella che sembra aver capito la direzione giusta, aprendo uno spiraglio di speranza.
Il testo di Alberto Bassetti, pluripremiato autore, che va a chiudere un’ideale “trilogia della famiglia” (dopo Le due sorelle e I due fratelli, premio Vallecorsi 2013), in scena al Teatro dei Conciatori fino al 20 dicembre, è senza dubbio interessante e tocca molti argomenti, con più livelli di lettura che si evidenziano col passare del tempo, dopo aver assistito allo spettacolo. Unica personale perplessità sul ritmo della pièce che ho trovato piuttosto lento, ma la qualità attoriale è alta e capace di parlare al cuore dello spettatore anche con i silenzi, soprattutto in quelli della Fallucchi. Regia pulita, essenziale, al servizio dei due in scena.

Paolo Leone


Il Carro dell’Orsa in collaborazione con Zerkalo presenta: Alessandra Fallucchi e Alessandro Averone in Sorella con fratello, di Alberto Bassetti. Regia di Alessandro Machìa. Scene di M.A. Giuri; Costumi di Sara Bianchi; Luci di Paolo Macioci; Aiuto regia Vittoria Sipone. Foto di scena Manuela Giusto. Organizzazione Rossella Compatangelo.

Si ringrazia l’ufficio stampa del Teatro dei Conciatori, nella persona di Maya Amenduni.

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