Oggi mi trovo in compagnia
del giovane regista e sceneggiatore Emanuele Ajello.
Ciao Emanuele, in seguito al tuo esordio da regista e autore, avvenuto a fine 2014 con “Gioventù Sballata”, docu-film con Lando Buzzanca, Giulio Base ed Elena Russo riguardante la preoccupante tematica dell’abuso di droghe fra i giovani, oggi con “Utopia” (short-movie corale in stato di produzione, in parte finanziato dal Nuovo Imaie, con Antonella Salvucci, Eleonora Siro, Tommaso Arnaldi, Carlo Cutolo, Davis tagliaferro e molti altri) denunci una delle piaghe più gravi del nostro Paese, la corruzione fra stato e criminalità organizzata. Entrambi i progetti sono prodotti e divulgati dall’APS Nova Era. Emanuele ,raccontaci la trama di Utopia.
Ciao Emanuele, in seguito al tuo esordio da regista e autore, avvenuto a fine 2014 con “Gioventù Sballata”, docu-film con Lando Buzzanca, Giulio Base ed Elena Russo riguardante la preoccupante tematica dell’abuso di droghe fra i giovani, oggi con “Utopia” (short-movie corale in stato di produzione, in parte finanziato dal Nuovo Imaie, con Antonella Salvucci, Eleonora Siro, Tommaso Arnaldi, Carlo Cutolo, Davis tagliaferro e molti altri) denunci una delle piaghe più gravi del nostro Paese, la corruzione fra stato e criminalità organizzata. Entrambi i progetti sono prodotti e divulgati dall’APS Nova Era. Emanuele ,raccontaci la trama di Utopia.
Buongiorno Daniela,
Il protagonista della
storia è “Il Texano”, un noto sicario del napoletano, che collabora con la
malavita da quando era un adolescente. Ora è uno dei più fidati sicari,
incaricato di ristabilire l’ordine e la giustizia nel contesto camorrista
dominato dai boss - è temuto e rispettato.

E fino a qui sembra
la classica storia di camorra o mafia vista e rivista.
E invece?
Il Texano non ha
alcuna intenzione di giustiziare la ragazza. ciò che gli interessa invece è che lei, non solo riesca a sopravvivere, ma che possa rifarsi una
vita. Nel progetto del Texano, Linda non dovrà essere un’altra delle tante
vittime della camorra, ma potrà salvarsi cambiando generalità, lavoro e città.

La malavita può
essere realmente sconfitta?
Questa missione è
forse un’utopia e l’utopia è come l’orizzonte. Se fai due passi avanti, sembra
allontanarsi di due passi. Se fai tre passi, si allontana di tre. A cosa serve dunque l'utopia? Serve a camminare, serve a non arrendersi, avvicinandosi
il più possibile all’obiettivo della giustizia…
Devo riconoscere Emanuele che
si tratta di una trama del tutto originale, ma dimmi, secondo te la criminalità
organizzata in Italia si può sconfiggere oppure no?
Soltanto inseguendo
l’utopia, questa può trasformarsi in una concreta possibilità. Quindi sì Daniela. La criminalità organizzata può essere sconfitta, basta che ognuno di
noi porti il suo contributo.
Quale tipo di distribuzione avrà
“Utopia”?

La partecipazione ai
festival, l’organizzazione di eventi finalizzati alla proiezione del corto e ad
un successivo dibattito, la diffusione di materiale pubblicitario, la
promozione del progetto su giornali web e quotidiani nazionali attraverso un
buon ufficio stampa, costituiscono strumenti indispensabili per la trasmissione del
messaggio sociale che intendiamo esprimere attraverso il cortometraggio
“Utopia”.
Grazie
Emanuele. Un saluto anche da parte dei nostri lettori. Ciao!
Ciao a tutti, grazie
a voi!
Curata da Daniela Bruni (Delacroix Art)
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