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21 gennaio, 2016

Antonio Carfora, giovane orgoglio del cinema partenopeo. Di Claudia Conte


Care lettrici e lettori del Corriere dello Spettacolo,
in questo freddo giorno di gennaio intervistiamo un giovanissimo attore napoletano, già conosciuto dal grande pubblico vista la sua partecipazione ad importanti progetti cinematografici, oggi a Roma per un importante provino. Antonio Carfora, 12 anni, segni particolari: simpaticissimo!

Ciao Antonio, iniziamo parlando dei tuoi esordi...

Ho iniziato a studiare recitazione all'età di sei anni grazie a mio nonno Salvatore che mi ha iscritto ad un corso di recitazione a Napoli. Dopo poco ho girato il mio primo film "Pupetta, la ragazza con la pistola", produzione Ares Film, interpretavo un bambino di strada. Non ricordo molto di questa esperienza perchè ero molto piccolo...

Che cosa significa essere attore secondo te?

Secondo me un bravo attore deve saper attirare il pubblico con il suo carisma!

Antonio, la tua famiglia ti ha sostenuto nel tuo percorso nella recitazione?

Sì, la mia famiglia è molto importante, mi sostiene e mi sprona a studiare. I miei genitori Marialaura e Raffaele mi accompagnano sul set e sono il mio punto di riferimento.

Attualmente ti dividi tra la scuola e i corsi di recitazione. Come riesci a conciliare i due percorsi formativi? hai già progetti per il tuo futuro?

La mattina vado a scuola, frequento la seconda media, mentre il pomeriggio seguo i corsi di recitazione nella scuola di Napoli "La Ribalta" di Marianna De Martino che è anche la mia manager. Inoltre seguo lezioni individuali dall'attore Vincenzo Bocciarelli che stimo molto. Dopo le scuole medie vorrei frequentare il Liceo Scientifico, ma continuare sempre a studiare recitazione per diventare un bravo attore.

Pochi giorni fa ti abbiamo visto in tv nel cinepanettone "Indovina chi viene a Natale?" di Fausto Brizzi, produzione Medusa. Avevi un ruolo coprimario. Parlaci di questa importante esperienza

Nel 2013 ho girato questo film in cui interpretavo il ruolo di Gaspare, figlio di Carlo Buccirosso e Rosalia Porcaro. Sono stato tre mesi a Roma per le riprese. ho conosciuto tanti bravi attori come Abatantuono, Raul Bova, Bisio e la Capotondi. Mi sono divertito molto e ricordo che tra una scena e l'altra giocavo con la neve, fatta di carta e acqua... era estate e ovviamente la neve era finta!

Che emozioni provi quando sei sul set?

Sicuramente felicità, ma anche un po' di paura perchè mi vedranno tante persone. Sono molto disciplinato, studio e mi attengo alle direttive del regista.

La tua vera passione è il cinema, ma so che ti dedichi anche al teatro...

Ho partecipato a cinque spettacoli teatrali, tra questi "Cappuccetto rosso", in cui vestivo i panni del cacciatore. Mi piace molto il teatro perchè mi da la possibilità di interpretare ruoli al confine con la realtà...

Grazie Antonio per questa bella intervista! In bocca al lupo per  i tuoi progetti futuri!

Curata da Claudia Conte

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