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09 gennaio, 2016

ELENA MASCHERONI, L’ASPIRANTE OTTICO STRIZZA L’OCCHIO ALLA FOTOGRAFIA. Intervista di Alberto T.


Se nella botte piccola si dice ci sia il vino buono, in Elena Mascheroni c’è un concentrato di bellezza, sensualità e malizia che ha stregato i fotografi di mezza Italia. Lei è “piccola, ditemelo pure che non mi offendo”, ma terribilmente sexy. Occhi verdi, capelli biondissimi, fisico che non passa inosservato. Vent’anni, residente a due passi dall’aeroporto di Malpensa, non è un caso Elena che sia pronta per spiccare il volo nel mondo della fotografia. L’età è dalla sua parte, un pizzico di esibizionismo non le manca, la simpatia si intuisce a pelle. Bellissima ma acqua e sapone, perché la semplicità fa parte del suo dna. Sarà perché l’esser diventata fotomodella è una strada intrapresa quasi per caso, sarà perché fra dieci anni si vede ancora in questo mondo ma anche donna manager in un negozio di ottica. Ambiziosa più che mai. E se così non fosse, con i suoi 150 centimetri non avrebbe potuto scalare le montagne dell’invidia. Ed invece, oggi è gettonatissima e richiestissima. “Il mio sogno è quello di essere una fotomodella di cui si parla bene perché sa muoversi, sa curare il suo corpo e mettersi in posa trasmettendo emozioni”. Idee chiare in testa…

Eppure, fino a pochi anni fa, il tuo quotidiano era fra i banchi di scuola…

Esattamente, ho studiato cinque anni geometra ma non era la mia strada. Oggi frequento un corso di specializzazione in Ottica a Milano, una professione interessante e ancora sottovalutata.

Restando nella metafora, pochi mesi fa hai iniziato a strizzare l’occhio alla fotografia…

Volevo farlo da molto tempo, a settembre ho colto al volo l’occasione e non mi sono più fermata. Ogni volta è un’esperienza indimenticabile. I miei 15 set, al chiuso e in esterna, sono un divertimento che spero di proseguire a lungo.

Eppure con la tua altezza hai dovuto combattere a lungo.  

Per me è stata spesso un complesso. Il mio animo romantico mi ha fatto coltivare il sogno di posare con abiti da sposa, ma sono troppo piccola per poterlo realizzare. Ho avuto la fortuna di avere alle spalle un papà fotografo che fin da piccola mi ha messo al centro dell’attenzione per immortalarmi in uno scatto. E io da lui ho preso la passione: quando ha smesso, ho iniziato io…

Essere al centro dell’attenzione, ti piace…

Non mi dà fastidio, penso sia essenziale per la buona riuscita di un set. Ma ho imparato presto che la sintonia col fotografo è fondamentale per un risultato che soddisfi entrambi. Luci, contesto e atmosfera fanno davvero la differenza…

Rispetto alle altre fotomodelle, sei fuori dai canoni…

E a volte questo mi fa perdere autostima, non lo nego. Le vedo altissime, avrei voluto conquistare almeno una fascia in qualche concorso di bellezza, ma sono troppo bassa per essere ammessa. Cosa mi resta? La bella presenza, il sorriso, l’entusiasmo e un briciolo di pazzia. E poi, le ragazze basse possono permettersi di avere ragazzi sia alti che bassi!

Cosa vorresti trasmettesse una tua foto agli occhi di chi la guarda?

Dolcezza e provocazione, un contrasto di bene e male. Mi piace l’immagine della bimba monella, che gioca col suo orsacchiotto Teddy e trasmette con uno sguardo e con una posa un misto di genuinità e malizia. Nella vita d’altronde sono così: dolce e provocante, cattiva e buona, esuberante e razionale. Complessa!
 
L’importante è essere protagonista…

Il mondo della fotografia mi permette anche questo: essere al centro dello sguardo, essere io l’oggetto da fotografare. Nel quotidiano, quando una persona non mi considera divento nervosa. Con le parole, con i gesti, con uno sguardo, cerco di avere io le luci della ribalta addosso. Insomma, il mio habitat naturale è il set fotografico…

Dove, naturalmente, hai iniziato a sperimentare

Vi sono tappe lungo un percorso, è normale che io voglia sperimentare nel mondo della fotografia. Io mi sono buttata con l’umiltà dell’ultima arrivata e con l’ambizione della ragazza che vorrebbe fare della fotografia un lavoro extra.

Insomma: iniziata come uno sfizio, potrebbe trasformarsi in altro…

Proprio così! Ma l’elemento del divertimento deve rimanere preponderante sempre, altrimenti si perde tutta la magia. Mi piace, scherzando, riflettere su chi sia quella ‘gnocca’ in fotografia e pensare che sono proprio io! Alcuni miei scatti sono già finiti nella classifica Nikon, altri saranno protagonisti di progetti importanti. Ogni cosa a suo tempo…

Hai trovato pregiudizi lungo la tua strada?

Sicuramente sono stata giudicata, dai miei genitori e dai miei amici. Ho amiche che da quando ho intrapreso il mondo degli shooting non mi scrivono più. Altre sono contente. Forse la fotografia mi ha permesso di capire chi tiene davvero a me…

Hai dei “miti” per quanto riguarda la bellezza?

A livello maschile Leonardo Di Caprio, quando era giovane era davvero irresistibile. E nel mondo femminile, dico Marilyn Monroe. Caratterialmente era strepitosa, la finta sciocca che sapeva di piacere al mondo.

Un po’ il percorso che ti piacerebbe conseguire…

Nell’ambito della fotografia mi sono già sbilanciata: vorrei essere riconosciuta per la fotomodella seria, professionale e competente che sto cercando di diventare. E in ambito lavorativo, spero di essere un ottico di valore.

Insomma, la tua altezza non sarà più tra i tuoi pensieri…

Mi piacerebbe avere in camera una delle mie fotografie, riguardarmi e vedermi bella. E a quel punto, nemmeno il mio esser “piccola” sarà più un problema…


Curata da Alberto T.

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