Roma, Teatro Kopo (Via
Vestricio Spurinna 47/49 – Metro A Numidio Quadrato). Dal 21 al 24 gennaio 2016
Ci sono quelle sere
in cui vai a teatro e rimani sorpreso. A volte negativamente, altre (meno
frequenti) in modo positivo. Al teatro Kopo devi saperti aspettare di tutto,
sappiatelo, per l’ineusaribile curiosità artistica della sua direttrice e del
suo fidato staff che non si accontentano dell’ovvio, dello scontato. E allora
capita che vai a vedere La supercasalinga e rimani spiazzato, perché non è una
commedia come le altre, magari divertente, ben scritta e ben interpretata. No,
questo spettacolo è una forma d’arte diversa, non meno nobile del teatro di
prosa. Roberta Paolini, l’interprete, è un concentrato di esilarante tecnica
clownesca, frutto di prestigiosi studi nell’ambito del teatro fisico comico.
Non dice una parola, si esprime (tantissimo) con suoni gutturali, mimica
facciale straordinaria, situazioni chiarissime create ad hoc sul palcoscenico e
dà vita ad un personaggio, la supercasalinga appunto, esilarante si, ma
caricatura di una triste condizione nevrotica purtroppo ancora presente, più di
quanto si immagini. Solitudini, subdoli decaloghi comportamentali atavici,
resistenti al progresso. Un mondo tecnologico, di aspirapolveri computerizzate
e prodotti detergenti di ogni risma, che ammiccano pericolosamente al mondo
femminile, come mortifere sirene.
Un Dio-pulizia da adorare con tanto di accensione di candele. Il personaggio interpretato ne La supercasalinga vive per l’ordine ed il pulito, fiero della sua efficienza, e intanto muore a se stesso, sommerso inconsciamente dal suo ruolo. Ma sotto quelle grigie spoglie pulsa il cuore di una donna, dietro il ghigno burbero batte il cuore e la voglia di vita di un essere umano e la ribellione è dietro l’angolo. Il finale in stile Broadway lo urla chiaramente, un’esplosione di vita incontenibile. Uno spettacolo atipico, insolito da vedere in un teatro, coraggioso da proporre in un cartellone. Ma il coraggio va sempre premiato. E’ come la voglia di nuove cose della supercasalinga. Voglia di vita.
Un Dio-pulizia da adorare con tanto di accensione di candele. Il personaggio interpretato ne La supercasalinga vive per l’ordine ed il pulito, fiero della sua efficienza, e intanto muore a se stesso, sommerso inconsciamente dal suo ruolo. Ma sotto quelle grigie spoglie pulsa il cuore di una donna, dietro il ghigno burbero batte il cuore e la voglia di vita di un essere umano e la ribellione è dietro l’angolo. Il finale in stile Broadway lo urla chiaramente, un’esplosione di vita incontenibile. Uno spettacolo atipico, insolito da vedere in un teatro, coraggioso da proporre in un cartellone. Ma il coraggio va sempre premiato. E’ come la voglia di nuove cose della supercasalinga. Voglia di vita.
Paolo
Leone
Roma, Teatro Kopo (Via
Vestricio Spurinna 47/49 – Metro A Numidio Quadrato). Dal 21 al 24 gennaio 2016
La Supercasalinga, di e con
Roberta Paolini
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