Quella
di Monica Ghisleni, bella 25enne della Provincia di Bergamo, è una storia che
sembra uscita dai cassetti di qualche decennio fa. È la storia di una ragazza a
cui piace cucire e creare, di una figlia di mamma e nonna sarte che ha preso in
eredità il gusto del “fare” con le proprie mani. Quattro mesi fa, dopo essersi
laureata in Design della Moda al Politecnico di Milano ed aver lavorato per
qualche tempo in azienda, ha deciso di mettersi in proprio e presentare al
pubblico la prima collezione autunno-inverno delle proprie borse. Che, alla
faccia dei grandi brand, sono belle, leggere e di qualità. Al 100% Made in
Italy, in pelle vera, senza cuciture. “Perché una borsa può rendere bella una
donna e attirare l’attenzione, più di una
minigonna o un vestito appariscente. E poi, non se ne può più di vedere su
tutte le donne sempre gli stessi accessori: è ora di tornare al passato, di
scegliere ciò che piace ed essere personalizzato”. Ed è così che Monika, il
nome della sua collezione (https://www.facebook.com/Monikahandmake/?ref=br_rs&pnref=lhc),
ha fatto faville prima a Bergamo e poi in tutta la Lombardia con decine di
esemplari venduti nell’arco di qualche settimana. La nuova collezione è alle
porte, la Primavera sta per fiorire e l’occasione è buona per qualche consiglio
spassionato al genere femminile per essere sempre fashion. Parola d’ordine:
osare. Ma non nei vestiti…
Tre consigli secchi?
Osare sui colori, in particolare sul rosa e sull’azzurro. Ritrovare femminilità
nell’abbigliamento, puntando ad esempio su gonne al ginocchio, giocando con
pizzi, senza scoprirsi e senza ostentare più di quel tanto. E, invece, farsi
notare per gli accessori che si hanno indosso: puntare su glitter, strass,
qualcosa di bello e vistoso.
A
proposito di accessori, Monika Handmade nasce proprio in questa fetta di
mercato…
O forse nasce… sulle
orme del mestiere di mamma e nonna, entrambe sarte, che fin da piccola mi hanno
trasmesso il gusto del tagliare, del disegnare, del creare. Ebbene sì, adoravo
vestire la mia Barbie, i miei hobby sono sempre passati da questo mondo e da
piccola sognavo di diventare esattamente quella che sono.
Una
strada difficile, coltivata dopo una Laurea al Politecnico.
Per un anno ho
lavorato in un’azienda in cui venivano prodotte borse realizzate a mano, poi
sono passata ad un’azienda specializzata in abbigliamento. Quasi per sfida, mi
è stato chiesto di creare dei pezzi unici, una linea di borse che facesse
davvero tendenza.
Ed
ecco che arriviamo a Monika Handmade, la tua linea di borse… fashion.
Innanzitutto, borse
realizzate in pelle o in ecopelle, prive di cuciture, con un intreccio sul
bordo che le definiscono. Oltre alle colorazioni base, costituite da nero,
bianco e bordeaux, mi piace proporre alle clienti un campionario che osi
davvero nei colori, in cui l’azzurro e l’arancione, ad esempio, siano gli
elementi per non passare inosservate.
Tutte
le donne sono pazze di… borse. Come sono le tue?
Di qualità
innanzitutto, senza fodera ed interamente di pelle. E poi leggere: che senso ha
comprare qualcosa di pesante, quando ogni donna nella borsa deve poi metterci
il proprio mondo? Ed infine… belle!
Pezzi
unici insomma, introvabili nei negozi.
Proprio questo fa la
differenza, la possibilità di uscire dalla massa e slegarsi dai brand che ormai
hanno reso il mercato un enorme visto e rivisto. Le clienti, nel mio caso,
hanno la possibilità di personalizzare il loro prodotto, di sentirsi belle
perché hanno fra le mani qualcosa che hanno fortemente voluto e non
semplicemente visto dietro una vetrina.
Cosa
cerca una donna quando compra una borsa?
Sicuramente la
comodità, perché nessuna può ammettere di girare per strada con qualcosa che
non sia pratico e facile da usare. Naturalmente vuole un accessorio che si
faccia notare e si coniughi al contesto in cui si intende utilizzarlo. Ed
infine… vuole anche qualcosa che sia sicuro: nessuna donna può accettare che
qualcuno frughi in quel suo mondo portatile!
Monica
Ghisleni, artigiana delle borse. E siccome la nuova stagione è alle porte, la
nuova collezione sta per sbarcare…
Proprio così, anche
se per il momento è quasi tutto top secret. Indiscrezioni? Colore, colore e
ancora… colore! Primavera ed estate sono le stagioni del colore, ecco su cosa
bisogna puntare! Certo, nero e beige sono tonalità intramontabili, ma il rosa,
il rosso e l’azzurro sono sinonimo di giusta stravaganza e di sguardi puntati
sull’accessorio. Certo, se una donna si accontenta, trova in negozio i colori
più tradizionali. Affidandosi a me, bisogna uscire dai canoni del marketing…
Perché,
come premesso, non bisogna scoprire il corpo ma scoprire… gli accessori.
Infatti, è così!
Sarebbe davvero bello essere notate per strada non per certi vestiti, ma per
una borsa! E dico anche che bisogna riscoprire il valore degli accessori,
uscendo dai messaggi che la pubblicità ci veicola! Le donne comprano borse
orribili, prodotte chissà dove, semplicemente perché di moda o perché l’hanno
vista fra le mani di quel tal personaggio della tv o dello spettacolo. Non è il
prezzo che fa la qualità dell’accessorio, sta tramontando l’idea che lo status
symbol dipenda dal brand che si tiene fra le mani.
In
qualche modo, si sta forse tornando alle origini.
Presto per dirlo, ma
ho la certezza che si stanno riscoprendo anche lavori come il mio. Ho 25 anni,
adoro cucire, so lavorare ad uncinetto, un qualcosa di raro fra le mie
coetanee. Invece è un valore aggiunto a fronte della standardizzazione con cui
dobbiamo fare i conti tutti i giorni, la gente è stanca di vedersi addosso
sempre gli stessi vestiti. Vogliamo immaginare una donna che ad una vesta
indossa lo stesso abito di un’altra invitata? È impensabile per me
nell’abbigliamento come nell’accessorio.
Hai
una laurea in Design della Moda, quanto ti è servita per lanciare la tua
collezione?
Moltissimo a livello
teorico, anche se sul campo si impara veramente cos’è il lavoro, trattare con i
fornitori, soddisfare le richieste delle clienti.
Chi può dirlo…
Sicuramente non voglio essere un brand di massa, perderei il senso della mia
linea. Non voglio che il mio prodotto possa essere acquistato ovunque, ma deve
rimanere un pezzo unico fra le mani di chi lo ha cercato e acquistato. Mi
piacerebbe aprire dei negozi monomarca, in cui a vista vi sia un laboratorio
che confermi la produzione manuale delle mie borse.
C’è
un personaggio del mondo dello spettacolo che vedresti bene con una delle tue
borse?
Non saprei, ma mi
piacerebbe che chiunque ce l’abbia indosso si renda conto del lavoro che c’è
dietro ogni singolo pezzo. Realizzo borse piccole e grandi, oltre a semplici
pochette. Per ciascuna di esse, c’è stato un lavoro di preparazione e
produzione di diverse ore.
Ultima
domanda: abbiamo dimenticato di chiedere il prezzo…
Giusta osservazione?
Penso che sia un prezzo più che onesto alla luce della qualità dei materiale e
della produzione in laboratorio. Volete saperne di più? Contattatemi su
Facebook per l’intero campionario!
MONIKA HANDMADE
Curata da Alberto T.
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