La mostra “C.A. Bixio
– Musica e Cinema nel ‘900 italiano” dopo il successo ottenuto a Ravello,
Spoleto e Napoli giunge a Firenze, città molto amata da Bixio. La storia, le
immagini e le musiche di una straordinaria carriera che ha influenzato la
cultura popolare italiana del ‘900. In mostra le celebri canzoni del
compositore, le musiche da lui realizzate per il cinema e le più belle immagini
delle copertine degli spartiti dei suoi successi. Le sue canzoni Mamma, Parlami
d’amore Mariù, Vivere sono delle vere e proprie pietre miliari, e sono cantate
e conosciute in tutto il mondo.

«Mio padre – dichiara
Franco Bixio, figlio del compositore - ha scritto le musiche per i Varietà più
importanti del suo tempo. Amava seguire gli spettacoli per i quali componeva
per constatare personalmente l’impatto che le sue canzoni avevano sul pubblico.
Proprio in uno dei suoi tanti viaggi, dopo teatro, in una fiaschetteria di
Firenze scopre la voce di Carlo Buti, per il quale compone proprio Madonna
Fiorentina, contribuendo così in modo decisivo al successo dell’interprete ».

Come recita il
sottotitolo, la mostra racconta un bel pezzo di storia del cinema e della
musica italiana del ‘900. Le note di Bixio accompagnano il visitatore in un
viaggio fatto di immagini storiche, focus su avvenimenti scientifici e
contributi artistici da ogni campo, strizzando l’occhio a innovazioni
particolari e curiosità del secolo scorso. Il nucleo centrale è sviluppato
intorno alle copertine degli spartiti dei primi cinquant’anni del ‘900, veri e
propri capolavori di grafica che rappresentano le varie epoche e tendenze
artistiche dell'arte visiva. Non mancano le immagini dei film musicati da Bixio
e le sequenze delle canzoni interpretate sia da attori famosi come Vittorio De
Sica, Totò, Anna Magnani, Elsa Merlini, Macario, sia dalle grandi voci
dell’epoca come Beniamino Gigli.
Il progetto è frutto
della collaborazione del Gruppo Editoriale Bixio e dell'Associazione
Musikstrasse con il Master in "Allestimento e Progettazione di Componenti”
della Facoltà di Architettura dell’Università “Sapienza” di Roma, ed è stato
firmato dal giovane architetto Massimo Burlina.
Raccontare di Cesare
Andrea Bixio, significa anche raccontare la Storia del Novecento, secolo
controverso, caratterizzato da forti divergenze ideologiche e sociali e segnato
da due guerre che hanno profondamente inciso sulla vita e sui comportamenti di
un intero popolo.
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