Roma, Teatro Eliseo. Dal 16
febbraio al 6 marzo 2016
Certo, l’impatto che
avrà prodotto nel 1940 il film di Charlie Chaplin, il suo primo film parlato,
in piena guerra mondiale, dovette essere dirompente. Ancora non si conosceva
tutto sull’orrore nazista, tanto che lo stesso Chaplin dichiarò in seguito che
se avesse saputo, non avrebbe girato il film in quel modo. Tra censure di ogni
tipo, soprattutto in Europa, la pellicola si affermò al punto di ottenere, nel
1941, cinque candidature al Premio Oscar. Dissacrante satira e parodia del
nazismo, come di ogni regime dittatoriale, da qualche tempo quel capolavoro
cinematografico è stato portato in teatro, dopo quasi cinque anni di trattative
per ottenerne i diritti dalla famiglia Chaplin, grazie alla caparbietà di
Massimo Venturiello ed il suo staff ed è ora in scena al Teatro Eliseo di Roma.
L’adattamento al palcoscenico, curato dallo stesso attore, per la regia di Giuseppe Marini, ha l’intelligenza di mantenere vivo l’impianto drammaturgico originale, naturalmente in sottrazione rispetto al film e di non tradirne il messaggio. Venturiello, dall’alto della sua esperienza, sa bene che sarebbe stato disastroso imitare Chaplin, non avendone oltretutto la sua delicata, leggendaria leggerezza.
L’adattamento al palcoscenico, curato dallo stesso attore, per la regia di Giuseppe Marini, ha l’intelligenza di mantenere vivo l’impianto drammaturgico originale, naturalmente in sottrazione rispetto al film e di non tradirne il messaggio. Venturiello, dall’alto della sua esperienza, sa bene che sarebbe stato disastroso imitare Chaplin, non avendone oltretutto la sua delicata, leggendaria leggerezza.
I due personaggi da lui interpretati, il dittatore
Adenoid Hynkel ed il barbiere ebreo suo sosia, sono resi in maniera
convincente. Commedia musicale che
percorre sentieri Brechtiani, come dichiarato dal regista, sin dalla
scenografia che a me è piaciuta ma che ha diviso il pubblico. E se nel teatro
di Brecht si impone lo “straniamento” come metodo per porre lo spettatore in
modo critico e non emozionale di fronte alla scena, anche in questo spettacolo
all’Eliseo non sono certo le emozioni a farla da padrone, quanto un’asettica
osservazione dei fatti e dei simboli utilizzati, primo fra tutti la gigantesca
macchina semovente al centro del palco, che muta sembianze fino a diventare una
grande svastica intorno alla quale (ma anche sopra e dentro di essa) si
svolgono tutti i quadri rappresentati. Per
cui rimane sì in piedi la satira al potere ed alla sua teatralità, ma ne perde
il coinvolgimento. Permane una sensazione algida, che non entusiasma. Se questo è voluto, è un obiettivo centrato,
anche se discutibile. Venturiello è
molto abile nell’interpretazione del doppio ruolo, la bella voce di Tosca
sottolinea drammaticamente i passaggi più delicati sulle musiche
(brechtianamente stranianti anch’esse, di Mazzocchetti) e lei è divertente nel
ruolo della moglie di Bonito Napoloni (un bravissimo Lalo Cibelli). Questo adattamento teatrale è, ainoi, sempre
attuale, in un momento in cui tanti rumori sinistri si rifanno vivi contro le
libertà civili conquistate e in cui
l’ombra inquietante del potere, in modi ancor più subdoli, minaccia il futuro
dell’uomo. Il celebre “discorso
all’umanità” nel finale della commedia, è ancora oggi un dolcissimo invito alla
speranza ed una riflessione tanto scontata quanto rivoluzionaria. Lo
spettacolo è in scena fino al 6 marzo.
Paolo
Leone
Roma, Teatro Eliseo. Dal 16
febbraio al 6 marzo 2016
Società per Attori presenta:
Il grande dittatore.
Commedia musicale.
Adattamento di Massimo
Venturiello. Regia di Giuseppe Marini e Massimo Venturiello.
Con Massimo Venturiello e Tosca
E con: Lalo Cibelli, Camillo
Grassi, Franco Silvestri, Sergio Mancinelli, Gennaro Cuomo, Pamela Scarponi,
Nico Di Crescenzo, Alessandro Aiello.
Scene di Alessandro Chiti;
Costumi di Sabrina Chiocchio; Coreografie di Daniela Schiavone; Light designer
Umile Vaineri; Sound designer Antonio Lovato
Si ringrazia l’ufficio
stampa del Teatro Eliseo nelle persone di Maria Letizia Maffei e Antonella
Mucciaccio.
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