Francesco Branchetti
è ormai un affezionato lettore del Corriere dello Spettacolo e annualmente
abbiamo piacere a scambiare con lui qualche parola sul teatro e sul suo lavoro
che sta ora riprendendo la tournèe con quella Medea che debuttò in prima
nazionale la scorsa estate al Teatro Romano di Ostia Antica e che recensimmo su
queste pagine.
Francesco,
dopo il debutto al Teatro Romano di Ostia Antica sei pronto a riprendere la
tournée con Medea di Anouilh e con Barbara De Rossi splendida protagonista? Te
l’aspettavi un’interpretazione così intensa?
Assolutamente sì è la
risposta ad entrambe le tue domande. Siamo pronti e non vediamo l’ora di
tornare in scena con questo testo straordinario e con una grande attrice come
Barbara che sono onorato di aver diretto e che ha dato una prova d’attrice a
mio avviso eccezionale per intensità, profondità e bravura oltre che essere
stata una compagna di lavoro meravigliosa. Saremo in scena a Milano dal 26
febbraio al 6 marzo al Teatro San Babila, a Roma al Teatro Ghione dal 15 al 24
Marzo e in molte altre città.
Sei
sempre convinto che quello che tu ami definire “teatro d’arte” sia la carta
vincente da giocare in un periodo come questo? Ho l’impressione che si cerchi
maggiore qualità da parte del pubblico, o sbaglio?
Foto Corrado Ferrante |
Credo che il teatro
fatto con cuore, passione e buonafede sia il mio percorso e credo che sia
importante fare qualcosa in cui si crede, prima di tutto, e dare tutto se
stesso a uno spettacolo. Io amo e rispetto il pubblico e non credo che questo desideri
quello che si vuole a volte far credere e cioè solo operazioni commerciali
furbette e ammiccanti. Anzi credo che il pubblico si sia in parte allontanato
dal teatro proprio per questa furbizia che si intravede dietro tanti spettacoli
e per la poca genuinità di tante operazioni
commerciali in cui di “teatro” c’è veramente poco,almeno nella maggior parte
dei casi. Credo che il teatro riparta dalla qualità ma anche e soprattutto
dalla buonafede di chi lo fa. E a questo proposito mi ritengo molto fortunato
ad aver incontrato sulla mia strada produzioni come il teatro Garage di Genova
che ha prodotto con grande coraggio e passione alcuni miei spettacoli come
“Girotondo” di Schnitzler alcuni anni fa
e adesso “Medea”.
Foto Corrado Ferrante |
Un’altra
attrice con cui stai lavorando ultimamente è Debora Caprioglio. C’è un motivo
per cui prediligi protagonisti femminili?
Ti assicuro che non è
una predilezione conscia, ma riconosco che la maggior parte dei miei spettacoli
è incentrata su personaggi femminili e quindi protagonisti femminili. Amo
affrontare il mondo delle donne,la psicologia femminile, ma non è una scelta a
priori.
Con
Medea di Anouilh andrai in tanti teatri italiani, segno che si crede nel tuo
progetto. Su cosa hai lavorato maggiormente in questo spettacolo? Quali i punti
di forza?
L’obbiettivo è quello
di restituire al testo la straordinaria capacità, attraverso la voce di Medea e
degli altri personaggi, di parlare, di evocare, di “far apparire” un mondo di passioni
estreme, di paure, di incubi, di umane debolezze, di solitudine, di lotta
disperata per la propria dignità, di forze oscure, misteriose, magiche ed
arcane, di pulsioni innominabili, di violenza, in cui tutti noi finiremo per
trovare, attraverso la parola di Anouilh, il nostro presente più dilaniato, il
nostro oggi cosi travagliato. Questo sia che si parli di rapporti umani, che di
guerre, che di contrapposizione fra culture, che di “esuli”, che di lotta per
il potere, che di eventi “straordinari” di violenza oppure di dolore o di sofferenza, che sembrano talvolta
evocare il mito e gli straordinari
personaggi mirabilmente disegnati dalla penna di Anouilh. Il punto di forza di questo spettacolo è
l’interpretazione straordinaria di Barbara, il suo magnetismo in scena, la sua
umanità e la profondità e la verità che
ha saputo dare ad ogni battuta e ad ogni istante dello spettacolo.
Nell’ultima
intervista al Corriere avevi accennato ad una ripresa di Cleopatra…cosa è
successo?
È in programma ma
ancora non so per quando.
Hai
in previsione qualcosa di nuovo dopo questa tournée con Medea?
Ci sono molti
progetti in cui credo molto e che
andranno tutti in scena nella prossima stagione teatrale .
Grazie a Francesco
Branchetti per la stima e l’affetto nei confronti del Corriere.
Curata
da Paolo Leone
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