Roma, Teatro 7. Dal 23
febbraio al 13 marzo 2016
Mister Zeta (Sergio
Zecca) è un attore che soffre di disturbi del sonno, e fa incubi ricorrenti
ritrovandosi in spettacoli diversi senza sapere le battute e rischiando
figuracce che screditano le sue capacità attoriali. A ritmo sempre più
incalzante gli si presentano personaggi buffi e bizzarri che lo confondono, lo
sgridano, lo fanno sentire a disagio e inadeguato, mettendolo davvero a dura prova.
Il protagonista
dimostra nonostante tutto uno spiccato spirito di sopravvivenza tanto che cerca
disperatamente di farsi suggerire le battute, improvvisando e imbarazzando però
gli altri colleghi attori.
La confusione tra
sogno e realtà avvolge Zeta che cerca un conforto e un’empatia col pubblico,
coinvolgendo ci nel mondo fantastico della sua mente incosciente.
Anche se il topos
letterario e cinematografico del sogno ricorre spesso in vari autori come Lewis
Carrolle la sua Alice nel paese delle meraviglie oppure come Wes Craven con la
sua versione più horror di Nightmare on Elm Street, in questo spettacolo viene
gestito con tecniche originali e coinvolgenti. Un viaggio che porta lo
spettatore nel sogno/incubo del protagonista, in un’atmosfera che si tinge di
dramma e a tratti fiaba noir.
Tutto questo accade
perché lo stress e le paranoie assorbite giornalmente e messe nello scantinato
dell’inconscio vengono proiettate dal subconscio di Zeta, stuzzicandolo in un
mondo immaginario e incontrollabile come quello dell’onirico. Quando suonerà
finalmente la sveglia?
Per chi è affascinato
dal mondo dei sogni, per chi vuole dimenticare una giornata pesante di lavoro e
immergersi in un’atmosfera surreale e comica, questo è lo spettacolo perfetto
per voi.
Flavia
Severin
Buonanotte e…incubi d’oro
Scritto e diretto da Sergio
Zecca
con: Francesca Bellucci,
Matteo Cirillo, Bernardino De Bernardis, Christian Galizia, Vania Lai, Antonio
Stregapede, Marzia Turcato
Aiuto regia: Anna Lina
Tamisari e Alberta Cipriani
Disegno luci: Francesco
Mischitelli
Foto: Alessandro Santibelli
Organizzazione: Alessandro
Prugnola
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