Tornano in teatro
Lillo&Greg, un marchio di garanzia ormai nell’ambito della comicità
surreale. Ogni loro commedia è un successo e ora stanno per tornare in
palcoscenico con Marchette in trincea – work in regress. Dal 23 febbraio potremo
vederli al Teatro Brancaccio di Roma, ospitati dopo il disastro della palazzina
sovrastante il Teatro Olimpico, dove erano in cartellone. Nel cast, Dora
Romano, Monica Volpe (giovane attrice e doppiatrice, con loro nel film Un
Natale stupefacente, di Volfango De Biasi) ed un volto noto del teatro
brillante, Marco Fiorini. Protagonista negli anni in tante commedie di
successo, spesso in coppia con Marco Falaguasta, Marco aveva già lavorato con
Lillo & Greg in teatro. “Si è vero” –
ci dice Marco – “ho lavorato ne L’uomo che non capiva troppo, nel 2012, e la
stagione passata ne Il mistero dell’assassino misterioso”.
Marco,
tu hai tanta esperienza nel teatro brillante. Come ti sei trovato con la
comicità così particolare di Lillo & Greg?
Lavorare
con Lillo & Greg è una esperienza diversa. La loro peculiare comicità
impostata su tempi chirurgici e sul gioco di entrata e uscita continua dalla
storia, in una sorta di metateatro, obbliga l'interprete ad un costante
adattamento a questa esigenza per supportare al meglio la loro enorme forza
comica. Apprezzo molto però lo spazio che loro lasciano agli attori sul palco,
sia dal punto di vista di importanza di ruoli, che da quello della creatività.
È ovvio che il pubblico vuole vedere loro due
protagonisti della scena, ma c'è da parte loro la consapevolezza che
l'apporto creativo e interpretativo degli altri attori non può far altro che
migliorare il prodotto finale. Grande esempio di professionalità. E poi
preparare lo spettacolo con questi due mostri di comicità è un divertimento
unico.
Vedrete
uno spettacolo molto divertente, espressione tipica del loro linguaggio
teatrale ricco di raffinato humor, allestito con una splendida scenografia
caratterizzata da diversi cambi scena, e un disegno luci davvero sorprendente.
Un atto unico adatto a tutti, una storia godibile, con grande ritmo e con due
sorprese finali!
La
storia è quella di una sgangherata compagnia teatrale in scena
con una brutta commedia sull’invasione nazista del ’43. L’assenza di pubblico e
quindi di incassi, li fa precipitare nel baratro dei debiti e
nell’impossibilità di estinguere le rate di un’ipoteca accesa per
l’allestimento.. Un ufficiale giudiziario inizia a pignorare costumi, luci e
attrezzature, trascinando la commedia in una messa in scena sempre più misera.
Poco prima del tracollo finale, un imprenditore tedesco sembra restituire
speranza alla Compagnia, ma pretenderà di inserire slogan pubblicitari nel
testo e di imporre un’attricetta con pochi scrupoli, di cui è invaghito.
Paradossalmente, i pacchiani mutamenti dello spettacolo ottengono consensi
dalla critica intellettuale, che crede di vedere nello spettacolo una feroce
satira di costume. L’apparizione di un bizzarro consulente finanziario
determinerà l’ultimo, assurdo cambiamento.
“E’
una commedia surreale ma molto attuale” – ci dice Monica Volpe – “Il mio ruolo è quello dell’attricetta che sfrutta
il sentimento dell’imprenditore tedesco per scalare la notorietà. A lei non
importa niente della qualità, vuole solo andare in tv”. “Lavorare con Lillo & Greg è molto
divertente, loro prendono un aspetto della realtà e lo estremizzano fino a
farlo diventare surreale, sono bravissimi in questo.”
Marchette
in trincea sarà in scena al Teatro Brancaccio di Roma fino al 1°
aprile e nella prossima stagione andrà in tournèe.
Curata
da Paolo Leone
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