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07 febbraio, 2016

“Memphis”, il romanzo di Teona Dolenjashvili sulla triste condizione del mondo. Foto originali di Ivan Selloni


"Sullo sfondo della Tbilisi degli anni 90’ Anna trascorre un’infanzia e un’adolescenza poco serene. Il padre abbandona la famiglia, la madre cerca di lottare contro la povertà vendendo tutti gli oggetti preziosi e improvvisamente scompare senza lasciar tracce."
Anna è la protagonista di "Memphis", romanzo della giovane giornalista, scrittrice e regista georgiana Teona Dolenjashvili, edito dal "Centro Culturale di Studi Storici - Il Saggio" e  tradotto in italiano da Manana Topadze Gäumann.
Presentato alla Casa delle Letterature di Roma alla presenza del Primo Consigliere dell'Ambasciata georgiana Sofia Kartsivadze e di Roberto Naponiello, redattore de "Il Saggio".

Anna è un'eroina romantica che nonostante le disavventure e le delusioni sentimentali trova sempre il coraggio di affrontare e combattere la malvagità dell'uomo arrivando a sacrificare se stessa per dedicarsi al prossimo.
Dopo essersi trasferita da Tbilisi a Vienna per il suo lavoro da pittrice, si accorge che lo scintillante mondo culturale delle maggiori capitali europee che la circonda è portatore di falsi miti dove i sentimenti più puri dell'animo umano vengono sostituiti dall'egoismo e dal cinismo.
Disgustata da tutto questo, Anna decide di ritornare in Georgia per curare sua figlia affetta da una malattia cardiaca e proprio nella sua città natale scopre una realtà altrettanto crudele dove la vita delle persone più povere viene venduta a chi può comprarla.
Inizierà così un altro capitolo della sua vita al servizio dei diseredati e degli esclusi da un sistema sociale che sembra non avere confini geografici.
Teona Dolenjashvili, vincitrice di numerosi premi per i suoi precedenti lavori, ha ricevuto per "Memphis" il premio Letterrio "Saba".











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