Trieste, Teatro Stabile Sloveno. Domenica
6 marzo 2016
Assistere ai “ToxicPsalms
– Ultimate collective experience” dei Carmina Slovenica (in cartellone al
Teatro Sloveno di Trieste, con data unica domenica 6 marzo) è davvero un’esperienza che richiama memorie
antiche, quando il tribale e il sacro sollecitavano narrazioni e parlavano
attraverso simboli,esprimendosi attraverso la danza ed il canto.
L’idea originaria è
stata suscitata dagli esperimenti che lo psicologo statunitense Stanley Milgram
compì, nel 1961, pochi mesi dopo l’inizio del processo contro il criminale
nazista Adolf Eichmann, per indagare il comportamento degli esseri umani di
fronte a ordini imposti che andassero in contrasto con i comuni valori etici.
Da ciò, il Direttore Artistico dell’ensemble, Karmina Šilec, ha tratto lo spettacolo (in inglese con sopratitoli in sloveno e italiano) che presenta in forma musicale la necessità, per i popoli, di seguire un’autorità, sia essa politica, scientifica o religiosa.
Da ciò, il Direttore Artistico dell’ensemble, Karmina Šilec, ha tratto lo spettacolo (in inglese con sopratitoli in sloveno e italiano) che presenta in forma musicale la necessità, per i popoli, di seguire un’autorità, sia essa politica, scientifica o religiosa.
“Sullo sfondo si fa
strada il contagio del male che serpeggiaattraverso la Palestina, la Siria, le
armi, i campi di lavoro, le vendette di sangue, gli stermini, le contaminazioni
di religioni che compongono il quadro della brutalità dell’uomo, disposto ad
uccidere per i propri ‘salmi’ “.
Non è un coro nel
senso più stretto del termine, ma un vero e proprio progetto tutto al
femminile.
Sui programmi di sala
e nelle note di regia si parla di “Choregie” (Teatro Vocale o Teatro di Voci),
riprendendo termini legati profondamente al mondo della Grecia Classica, che a
sua volta, aveva assorbito tradizioni più antiche e lontane traendone quel che
sta alla base della nostra cultura.È uno spettacolo forte sia dal punto di
vista estetico che politico inteso nel senso più elevato del termine e per
questo sempre attuale. Già si è accennato al simbolismo presente in scena:
limoni che evocano nella loro forma le bombe, ma anche l’organo sessuale
femminile, l’acidità unita ad un potere purificatore, senza tralasciare il
bellissimo effetto cromatico di contrasto in una scena completamente nera; e
poi megafoni che vengono imbracciati come armi, a richiamare il controllo sulla
folla che possono avere entrambi; luci flebili come lumini che alcune ragazze
si lanciano e rilanciano quasi fossero scintille da scambiarsi al volo.
Canto e coreografia
assieme, dunque, che si uniscono in una performance diversa rispetto a quanto
siamo abituati. Nel corso dello spettacolo si vedono fino a quarantasette
ragazze sul palco che, prive della guida del Direttore del Coro, compiono
movimenti e cantano brani appartenenti a tempi e provenienze molto diverse,
posizionandosi come un tempo il coro della tragedia greca. Da lì partono per cantare muovendosi, per costruire
un percorso pregno di significati profondi che lo spettatore percepisce con
un’intensità ed una forza diversa, cogliendone la magia. Espressione di una
femminilità non sdolcinata, ma potente pur riuscendo ad essere molto delicata e
intima. La loro età varia dai 10 ai 22 anni. Grazie a KarminaŠilec, donna
decisa e capace di creare un progetto artistico che vada al di là del semplice
spettacolo da mettere in scena,le giovani che si esibiscono con grande
professionalità imparano anche qualcosa
che permetterà loro di vivere pienamente: disciplina, pratica vocale e
movimenti in scena diventano strumenti importanti attraverso i quali acquisire
qualcosa di immateriale che favorirà la consapevolezza di sé
nel mondo.
I testi e i brani scelti, infatti, permettono di conoscere con
lucidità la natura umana e la condizione
che accomuna tutti noi. Sono persone agli inizi della vita e di una possibile
carriera. Questa esperienza sarà per loro una tappa fondamentale, fonte di
ricchezza per tutta la loro vita.Occasione rara, ora come in tutte le opere
storiche, soprattutto per il genere femminile.
I brani musicali sono
di Jacob Cooper, BroniusKutavičius, Karin Rehnqvist, Liga Celma,
John Pamintuan, TelluVirkkalla, VeljoTormis, LojzeLebič, BoazAvni,
Sergei Rachmaninov, Sarah Hopkins, Giovanni Battista Pergolesi,
Syrianorthodox, mentre i testi sono tratti da opere di StanislawLem,
HanneBlank, SvetlanaMakarovič, Hafiz, Jean-Luc Nancy, KarminaŠilec,
IfigenijaZagoričnikSimonović, Drago Jančar.
Paola Pini
Carmina Slovenica
Di Karmina Šilec
Musiche pre-registrate: Marko Hatlak, MusicaCubicularis, KarminaŠilec, Willi Bopp, DaniloŽenko, Big Band of Slovenian Army Forces, Voice: Dean Santonieri
Luci: Andrej Hajdinjak
Allestimento: Karmina Šilec
Costumi: Belinda Radulović
Prima assoluta: 2015, Prototype Festival, New York
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