Trieste,
Teatro Verdi. Dal 4 al 12 marzo 2016
1784: a Francoforte va in scena il
dramma “Kabale und Liebe” (Complotto e amore) del ventiquattrenne Friedrich Schiller,
ricevendo un’entusiastica risposta da parte del pubblico.
1849: dopo sessantacinque anni, al Teatro San Carlo di Napoli, debutta con
successo il melodramma tragico “Luisa Miller”,composto da Giuseppe Verdi sul libretto che Salvatore
Cammarano aveva tratto dall’opera di Schiller. È un’opera che costituisce un momento
di transizione importante nella vita artistica del compositore ed è una buona
cosa l’averla riproposta dopo tanti anni, perché si tratta di un lavoro
trascuratoforse senza ragione, vista anche la presenza di moltissimi momenti di
grande musica , non limitata alla ben nota Ouverture.
È un momento di svolta nella produzione di
Verdi e l’assistervi permette di comprendere meglio quel che verrà creato
successivamente: è qui infatti che l’artistainizia a lasciare da parte i drammi corali e i
personaggi “mitici” per passare ad
indagare l’animo della borghesia e le emozioni provate da giovani innamorati,
schiacciati dalla malvagità e dall’arbitrio di chi vuole imporre il proprio
modello di vita, basato in questo caso sul sopruso, sul delitto e sull’arte
dell’inganno. Il testopensato per l’operamodifica di molto l’originario dramma teatrale, sia per potersi adattare alle
esigenze musicali, sia per non incorrere
nei tagli o nel blocco da parte della censura borbonica, ma lo spirito di
Schiller resta ben presente integrandosi perfettamente con la volontà estetica
e di analisi psicologica del Maestro di Busseto, abilmente mediata dall’esperto
librettista. Modi opposti di vedere l’amore (incontro d’anime anche al di là
della vita per Luisa e Rodolfo, o possesso umiliante del più debole per Wurm)
ma anche il ruolo di padre (sostegno e rispetto delle scelte di cuore della
figlia per Miller, o imposizione di una volontà sulla vita del figlio, con la
pretesa che l’intrigo di potere abbia quasi valore di norma divina per Walter).
L’allestimento del
Teatro Regio di Parma in coproduzione con il
Regio di Torino, che la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di
Trieste porta in scena fino a sabato 12 marzo, presenta diversi elementi
interessanti, a partire dalla regia di Denis Krief, che firma anche le scene, i
costumi e il disegno luci: lo scontro fra i due mondi, quello degli umili su
cui quello dei potenti si accanisce con violenza, complice l’arroganza dell’impunità,
è reso con intelligenza dalla contrapposizione fra l’ambientazione della casa
di Miller, in cui predominano le rette e i colori caldi dati dalle molteplici
sfumature del legno e il castello di Walter, le cui pareti sono rese con un
incrociarsi di linee oblique e dove i colori, netti, si limitano al bianco, al
rosso e al nero. Lo stesso scontro cromatico si riflette anche nei costumi dei
protagonisti e dei comprimari, riprendendo quelli degli ambienti cui
rispettivamente appartengono e pure l’azione degli artisti in scena si svolge
seguendo questa logica, non soltanto nelle situazioni evidenti, ma anche e
soprattutto in quelle più ambigue.
Purtroppo nelle prime
recite gli interpreti, nel complesso, non hanno saputo rendere al meglio e a causa di un’indisposizione, Gustavo Porta ha
dovuto abbandonare improvvisamente il ruolo di Rodolfo subito dopo la prima, ma
grazie alla sua pronta sostituzione con Luciano Ganci le successive
rappresentazioni hanno saputo essere all’altezza della stagione di quest’anno.
Paola Pini
Luisa Miller
Direttore
Myron Michailidis
Melodramma
tragico in tre atti di Salvatore Cammarano,
dal dramma Kabale und Liebe di Friedrich
Schiller
Musica di Giuseppe Verdi
Regia,
scene, costumi e luci Denis Krief
ALLESTIMENTO
DELLA FONDAZIONE TEATRO REGIO DI PARMA
IN
COPRODUZIONE CON LA FONDAZIONE TEATRO REGIO DI TORINO
Orchestra e
coro della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi di Trieste”
Personaggi
ed interpreti
Il Conte
di Walter (basso)
|
Andrea Comelli (4,6,8,12/III)
|
Michail Ryssov (5,10/III)
|
|
Rodolfo, suo
figlio (tenore)
|
Gustavo Porta (4/III)
|
Luciano Ganci (6,8,12/III)
|
|
MedetChotabayev (5,10/III)
|
|
Federica, duchessa
d'Ostheim
|
OlesyaPetrova (4,6,8,12/III)
|
nipote di Walter (contralto)
|
NinonDann (5,10/III)
|
Wurm,
castellano di Walter (basso)
|
In-SungSim
|
Miller, vecchio
soldato in ritiro (baritono)
|
Filippo Polinelli (4,6/III)
|
IlyaSilchukov (5,8,10,12/III)
|
|
Luisa, sua
figlia (soprano)
|
SaioaHernàndez (4,6,8,12/III)
|
StefannaKybalova (5,10/III)
|
|
Laura,
contadina (mezzosoprano)
|
YumejiMatsufuji
|
Un
contadino (tenore)
|
MotoharuTakei
|
Damigelle di Federica, paggi, familiari, arcieri,
abitanti del villaggio.
|
|
La scena ha luogo nel Tirolo, nella prima metà del
XVII secolo.
|
Nessun commento:
Posta un commento