Roma, Teatro Brancaccio. Dal
23 febbraio al 1° aprile 2016
Si può comprare il
successo? A quale prezzo? Davvero il denaro è il motore di tutto, anche
dell’arte, del teatro in questo caso? E la dignità dell’attore, esiste o
anch’essa è costretta a piegarsi alle logiche del mercato? Il consenso del
pubblico e della critica hanno una ragion d’essere o sono beni acquistabili
tramite l’inganno, lasciando intendere cose che in un testo non si sono nemmeno
sfiorate? Si ride al Brancaccio, per tutto il mese di marzo, con Marchette in trincea – work in regress, di
Lillo&Greg, marchio di garanzia per quanto riguarda il teatro comico
surreale.
Si ride ma i quesiti che pone il loro divertente spettacolo sono quanto mai seri. Una sgangherata compagnia mette in scena una orribile, anacronistica pièce sulla seconda guerra mondiale. Come se non bastasse, visto il flop degli spettatori paganti, un ufficiale giudiziario (Marco Fiorini, tre diversi ruoli) arriva a pignorare quel poco che permetteva ai nostri (Lillo, Greg, Dora Romano e Monica Volpe) di andare in scena dignitosamente e lo spettacolo continua con improbabili effetti sonori prodotti dagli stessi attori e con sempre meno oggetti di scena.
Si ride ma i quesiti che pone il loro divertente spettacolo sono quanto mai seri. Una sgangherata compagnia mette in scena una orribile, anacronistica pièce sulla seconda guerra mondiale. Come se non bastasse, visto il flop degli spettatori paganti, un ufficiale giudiziario (Marco Fiorini, tre diversi ruoli) arriva a pignorare quel poco che permetteva ai nostri (Lillo, Greg, Dora Romano e Monica Volpe) di andare in scena dignitosamente e lo spettacolo continua con improbabili effetti sonori prodotti dagli stessi attori e con sempre meno oggetti di scena.
Una fine ingloriosa, se non fosse per l’arrivo inaspettato di
un ricco imprenditore tedesco (Greg) invaghito della giovane e scaltra attricetta.
Si può continuare quindi, ma a determinate e sempre più assurde condizioni
poste dal mecenate, che non investe soldi tanto per amore dell’arte, quanto per
pubblicizzare i prodotti della sua catena di ipermercati durante le
rappresentazioni. Quello che è palesemente pacchiano, diventa un successo di
pubblico e, soprattutto, di critica e di esposizione mediatica (il potere dei
soldi..). La giovane provocante diventa l’assoluta protagonista, e tra gli
altri attori è guerra per rubarsi le battute, con una vera e propria
compravendita. Un trionfo, finchè i soldi dell’imprenditore non spariscono,
sottratti dal suo astuto consulente finanziario (sempre Marco Fiorini, che è
anche narratore sul proscenio). L’ennesima, inaspettata, trasformazione dello
scalcinato spettacolo avverrà in un doppio sorprendente finale, ricco di musica
e colore. Marchette in trincea è
puro divertissement, uno spettacolo dal ritmo serrato e ben condotto dal
continuo gioco metateatrale, che con il gusto del grottesco riesce ad evidenziare,
portandoli all’eccesso, alcuni perversi meccanismi del mondo dello spettacolo.
Sempre efficaci
Lillo&Greg, che si avvalgono della grande esperienza di Marco Fiorini e
Dora Romano, anni di teatro alle spalle, e della sexy ironia della giovane Monica
Volpe. Tempi comici rodati ed un cast affiatato ne fanno un momento di
divertito e divertente relax. Belle le scene di Andrea Simonetti.
Paolo
Leone
Lillo & Greg in:
Marchette in trincea (Work in regress), di Claudio GREG Gregori e Pasquale
LILLO Petrolo. Con: Dora Romano, Marco Fiorini e Monica Volpe. Regia di Lillo
& Greg. Co-regia: Andrea Palotto. Scene di Andrea Simonetti. Musiche di
Claudio Gregori e Attilio Di Giovanni.
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