Definitodal New
York Times “il clown più bravo al mondo” David Larible, veronese classe
1957, appartiene a una famiglia di tradizione circense da sette generazioni.Fin
dalla più tenera età si esibisce nelle discipline più svariate per ottenere una
formazione completa.
Le sue innegabili doti ne fanno un performer d’alto livello, tanto che nel 1988 vince il Clown d'Argento al Festival di Montecarlo e undici anni più tardi ottiene anche l’oro. Pur non essendo russo, diventa l'attrazione principale del famoso Circo Di Stato di Mosca,conseguendo un successo incredibile.Alla base dello spettacolo Il circo c’è una storia semplice, fatta di musica e colori, che proietta lo spettatore in una dimensione fantastica. Lo stesso accade al protagonista senza nome (Adriano Aiello) che in seguito ad un incidente in soffitta si troverà a incontrare una serie di personaggi: il serioso direttore di un circo (Salvo Giorgio), un aiutante(Bruno Morello), una soubrette (Liliana Lo Furno)e la donna-cannone(Evelina Fidone), riuscendo a coinvolgerli in battute e giochi rocamboleschi con lo sguardo puro di un bimbo che si affaccia per la prima volta al mondo. Quando il ragazzo si riprenderà dalla botta in testa,il riso lascerà il posto a un momento di grande commozione. Un bel gruppodi attori, tuttibravi, che sul palcoscenico del Piccolo Teatro di Catania darà luogo domenica 13 marzo 2016 a una serie disketch e gag esilaranti per la felicità di grandi e piccini.
Le sue innegabili doti ne fanno un performer d’alto livello, tanto che nel 1988 vince il Clown d'Argento al Festival di Montecarlo e undici anni più tardi ottiene anche l’oro. Pur non essendo russo, diventa l'attrazione principale del famoso Circo Di Stato di Mosca,conseguendo un successo incredibile.Alla base dello spettacolo Il circo c’è una storia semplice, fatta di musica e colori, che proietta lo spettatore in una dimensione fantastica. Lo stesso accade al protagonista senza nome (Adriano Aiello) che in seguito ad un incidente in soffitta si troverà a incontrare una serie di personaggi: il serioso direttore di un circo (Salvo Giorgio), un aiutante(Bruno Morello), una soubrette (Liliana Lo Furno)e la donna-cannone(Evelina Fidone), riuscendo a coinvolgerli in battute e giochi rocamboleschi con lo sguardo puro di un bimbo che si affaccia per la prima volta al mondo. Quando il ragazzo si riprenderà dalla botta in testa,il riso lascerà il posto a un momento di grande commozione. Un bel gruppodi attori, tuttibravi, che sul palcoscenico del Piccolo Teatro di Catania darà luogo domenica 13 marzo 2016 a una serie disketch e gag esilaranti per la felicità di grandi e piccini.
Una chiacchierata con il
protagonista:
Adriano Aiello, autore e
protagonista dello spettacolo “Il Circo”, come si è avvicinato al mondo dei clown?
Ho iniziato la mia
carriera come attore tradizionale,
finché un giorno venni a sapere che David
Larible avrebbe tenuto un workshop a Barcellona.Il mio cuore era pieno di
felicità, non vedevo l’ora d’iniziare questa nuova avventura nella città
spagnola. In verità, si trattata di Barcellona Pozzo di Gotto ma quell’incontro
è stato per me una vera rivelazione. Io e Davidsiamo entrati subito in empatia;
io ho intrapreso un percorso legato al mondo dei clown e lui mi ha regalato due
regie: la prima per lo spettacolo “Ridi,
pagliaccio”, che racconta la giornata di un clown da quando si sveglia fino
a quando va a dormire e la seconda con“Il
Circo”.
Dove possiamo rintracciare
le origini del pagliaccio?
E’ raro vedere spettacoli
del genere in Italia.
Sebbene il nostro Paese
abbia dato i natali al più grande pagliaccio del mondo, stranamentenon ha una
grande tradizione in quest’ambito, mentre in Spagna e in Francia quest’arte è
molto diffusa. I pochi clown che troviamo in Italia sono comunque di qualità, sebbene non ci sia molta diffusione.
Ci sveli l’ingrediente che
non può mancare in uno spettacolo?

Dopo un’ora e mezza di risate
e gioco a un certo punto scuoti la
platea con un finale inusuale.
Laura
Cavallaro
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